Hanno gestito bene le difficoltà della crisi
(ANSA) - BOLZANO, 11 FEB - Un'analisi dell'Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano conferma che la pandemia non ha colpito solamente la posizione sociale delle imprenditrici altoatesine, ma anche quella economica.
Ciononostante, le imprese femminili hanno gestito bene le difficoltà della crisi.
I dati congiunturali del Barometro dell'economia evidenziano che le imprese femminili sono resilienti anche in tempi di crisi. In particolare, hanno raggiunto una redditività migliore rispetto alle altre aziende nei settori d'attività prevalenti per le imprese femminili (alberghi e ristorazione, servizi, commercio).
Tuttavia, sono stati proprio questi i settori maggiormente colpiti dalla pandemia a causa delle varie chiusure e restrizioni.
"Ciò dimostra che le donne gestiscono le loro aziende in maniera eccellente. Tuttavia, le imprenditrici e le donne in posizioni dirigenziali devono affrontare svariate sfide e dovrebbero essere sostenute in modo mirato. La Camera di commercio di Bolzano dà il proprio contributo tramite, ad esempio, il Comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile e l'iniziativa Donna nell'economia", spiega il presidente della Camera di commercio Michl Ebner.
Da un sondaggio online, che è stato condotto dall'Ire nell'autunno 2021 coinvolgendo 221 imprenditrici altoatesine, è emerso che le imprenditrici che assistono figli o famigliari (circa la metà delle intervistate) hanno sofferto maggiormente delle limitazioni imposte dalla pandemia, in particolare a causa della chiusura delle scuole, dell'assenza di assistenza all'infanzia esterna e della carenza di proposte per il tempo libero.
L'equilibrio tra lavoro e vita privata delle imprenditrici ha subìto le conseguenze più pesanti della pandemia: la metà delle imprenditrici, soprattutto nella fascia d'età dai 40 ai 49 anni, lamenta un peggioramento. I motivi sono da ricondurre soprattutto alla mancanza di ferie, all'incertezza generale, alla sovrapposizione di responsabilità familiari e lavorative in casa, nonché alla carenza di tempo da dedicare alla vita sociale. (ANSA).