Eywa, progetto di controllo delle zanzare anche dallo spazio

Trentino Alto Adige

Per l'allerta precoce sulle malattie trasmesse dagli insetti

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(ANSA) - TRENTO, 27 GEN - Controllare le zanzare (anche) dallo spazio. È il fulcro di Eywa (Early WARning System for Mosquito-borne Diseases), il sistema avanzato di allerta precoce per le malattie trasmesse dalle zanzare. Un progetto multidisciplinare coordinato dall'Osservatorio nazionale di Atene a cui partecipano l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), la Fondazione Edmund Mach (FEM) e l'Università di Trento. Il sistema è in fase di attuazione operativa in nove regioni europee e, da quest'anno, sarà trasferito nei paesi extra UE, Costa d'Avorio e Thailandia. L'approccio interdisciplinare di Eywa - che incrocia i dati spaziali del portale Geoss, quelli raccolti dal programma di osservazione satellitare terrestre Copernicus e quelli ottenuti con attività sul campo - è stato possibile attraverso l'incrocio di varie competenze e professionalità.
    L'80% della popolazione mondiale vive in aree dove è presente almeno una delle principali malattie trasmesse dalle zanzare e malaria, chikungunya, dengue, febbre gialla o Zika causano oltre 700.000 morti all'anno. Per contribuire a prevenire e mitigare l'impatto di queste malattie, la Commissione europea ha indetto un premio per finanziare il miglior prototipo che, basandosi dati geo-spaziali, consentisse di monitorarle e prevenirne la trasmissione all'uomo. "Il ruolo del nostro laboratorio è stato quello di fornire i dati derivanti dal sistema di sorveglianza entomologica della West Nile Disease. Il dataset è stato utilizzato per confrontare e validare i dati predittivi sviluppati dai modelli matematici del sistema EYWA con dati reali di presenza e densità di zanzare Culex pipiens e del genere Anopheles in Veneto, vettori rispettivamente di West Nile virus e malaria", commenta Gioia Capelli, direttore sanitario dell'IZSVe. Tra i numerosi dati che compongono il sistema Eywa e partecipano alla definizione di un modello accurato, quelli ottenuti attraverso l'attività di campionamento entomologico in Trentino grazie all'attività di ricerca della Fem che coordina il tavolo provinciale sul monitoraggio della zanzara tigre e di altre specie di vettori di interesse sanitario e di UniTrento, che lavorava da tempo sulla modellizzazione dell'infezione del virus West Nile. (ANSA).
   

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