Ruscitti, "Non è caccia alle streghe. Siamo in fase di colloquio"
(ANSA) - TRENTO, 29 APR - "Abbiamo circa 18.000 operatori sanitari in provincia di Trento. Di questi abbiamo un numero intorno ai 5.500 operatori sanitari che non hanno ancora aderito alla vaccinazione. Mi piace dire così perché ritengo che nei prossimi giorni questo numero possa calare. Facendo un focus sull'Azienda sanitaria, gli eleggibili al vaccino erano 7.155 persone e di queste ne abbiamo 1.436 che ancora non si sono vaccinate". Lo ha detto il direttore del Dipartimento prevenzione dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, Antonio Ferro. "Per quanto riguarda le coperture vaccinali, sempre riferite ai dati della nostra Azienda, arriviamo per i medici all'89%, un dato molto positivo perché a questa percentuale va aggiunto un altro 7-8% di medici che avendo fatto il Covid non sono ancora in tempo per la vaccinazione. La percentuale di copertura degli infermieri è invece dell'81%, inferiore di quasi dieci punti, ma è un dato che rispecchia quello che succede nel resto d'Italia".
"Non stiamo facendo la caccia alle streghe. Abbiamo completato l'identificazione di coloro che non risultano vaccinati. Il decreto legge dice che queste persone vanno contattate individualmente per comprendere se si sono vaccinate in altre province o se hanno dei motivi per cui non si sono vaccinate. Siamo in una fase di colloquio con loro e con i datori di lavoro, perché non parliamo solo di sanitari che lavorano per l'Azienda provinciale ma anche di persone che lavorano in strutture sanitarie e socio sanitarie e hanno questo titolo. La fase di sospensione è una fase che deve seguire un colloquio diretto con la persona interessata", ha aggiunto il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia di Trento, Giancarlo Ruscitti. (ANSA).
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