Vaia: recuperato e venduto 70% legno schiantato in Trentino

Trentino Alto Adige

A poco più di due anni dal disastro sono aperti 1.255 cantieri

(ANSA) - TRENTO, 29 MAR - A poco più di due anni da Vaia, in Trentino sono stati aperti 1.255 cantieri che hanno consentito di recuperare e portare alla vendita di circa il 70% del legname schiantato. Questo uno dei dati salienti che emergono dal terzo aggiornamento del report dedicato allo stato di attuazione del Piano d'azione per la gestione degli interventi di esbosco e ricostruzione delle foreste danneggiate dalla tempesta Vaia del 2018, pubblicato sul sito del Servizio Foreste della Provincia. Il Servizio Forestale ha dunque portato a completa funzionalità circa 2.300 chilometri di strade forestali mentre sono stati realizzati 88 nuovi piazzali per il deposito di legname. La spesa totale fin qui sostenuta per gli interventi sfiora i 17 milioni di euro. Inoltre, sono stati concessi ai proprietari forestali pubblici e privati contributi per un ammontare complessivo pari a quasi 13 milioni di euro, per condurre ulteriori interventi di ripristino e potenziamento delle infrastrutture forestali danneggiate dal maltempo.
    Considerando che circa 450mila metri cubi non saranno recuperabili perché posti in luoghi inaccessibili, il materiale raccolto ed utilizzabile equivale al 79% del patrimonio schiantato effettivamente recuperabile.
    La "rinascita" delle foreste viene resa possibile dall'impiego di 150 mila piantine nel solo 2020. Le principali specie coltivate all'interno dei vivai del Casteller e di località San Giorgio a Borgo Valsugana - di proprietà della Provincia - sono larice, abete rosso e faggio. Per quanto riguarda il 2021, si prevede una disponibilità totale nell'arco della stagione di circa 355 mila piantine, per la maggior parte larice e abete rosso a cui si aggiungono in minor quantità pino cembro, faggio e altre latifoglie. Secondo le proiezioni, la produzione nel 2023 potrebbe raggiungere le 480 mila unità.
    (ANSA).
   

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