Progetto pilota in due elementari
(ANSA) - BOLZANO, 18 DIC - All'inizio della prossima settimana l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige avvierà un progetto pilota in due scuole elementari altoatesine: il cosiddetto "test antigenico della saliva" ha lo scopo di rilevare il coronavirus nei bambini.
Sotto la supervisione dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L. Spallanzani e in collaborazione con l'Ospedale San Camillo di Roma, questa tecnica è già stata utilizzata con successo in alcune scuole e nel reparto di Medicina dell'Università di Padova.
"La saliva rappresenta un ulteriore campione di materiale per la rilevazione di Sars-CoV-2, con il vantaggio che per i bambini si tratta di un test meno invasivo del tampone nasofaringeo", spiega Elisabetta Pagani, direttrice del laboratorio aziendale di microbiologia e Virologia. Il campione di saliva viene prelevato tramite un tampone di cotone simile a quello usato dai dentisti. Il bambino deve tenerlo tra la gengiva e la guancia o sotto la lingua senza masticare per circa due minuti. Il tampone di cotone assorbe così una grande quantità di saliva. Viene poi inserito in una provetta e inviato al laboratorio. Poiché il metodo richiede un certo grado di indipendenza nella masticazione e nella gestione consapevole della deglutizione, questo test è adatto solo ai bambini di età superiore ai tre anni.
Due scuole elementari altoatesine hanno aderito a questo progetto pilota: la scuola elementare in lingua tedesca di Chiusa e la scuola elementare in lingua italiana San Filippo Neri di Bolzano. Due classi di ogni scuola vi prenderanno parte.
Circa 48 ore dopo l'esecuzione del test, con il codice token, i genitori potranno accedere ai risultati tramite il portale dei referti sul sito dell'Azienda sanitaria. Per l'assessore Thomas Widmann, la partecipazione volontaria delle scuole è molto preziosa: "Ringrazio di cuore i direttori delle scuole elementari che si sono fatti avanti di propria iniziativa per partecipare a questo progetto pilota". "Se il test della saliva dell'antigene si dimostrerà valido - e presumo che lo sarà - allora potrà diventare un altro elemento fondamentale nel monitoraggio dell'incidenza dell'infezione in Alto Adige", afferma il Direttore generale Florian Zerzer. (ANSA).