Numerosi casi non tracciabili
(ANSA) - BOLZANO, 15 OTT - Il Liceo classico Carducci di Bolzano rimarrà chiuso per 10 giorni a partire da domani e fino al termine della prossima settimana per l'emergenza Covid. Oltre 760 alunni riprenderanno a seguire le lezioni in modalità a distanza. Ci sarebbero numerosi casi non tracciabile.
"Si tratta di una misura di prevenzione per permettere a ragazze e ragazzi di andare a scuola in sicurezza - dichiara l'assessore provinciale alla scuola in lingua italiana, Giuliano Vettorato - la decisione è stata presa dalla dirigente, in accordo con l'intendenza scolastica e le autorità sanitarie, che stanno garantendo una ottima collaborazione".
Nei prossimi giorni, riferisce la Provincia di Bolzano, l'Azienda sanitaria e la scuola contatteranno le famiglie degli studenti e daranno indicazioni sulle modalità in cui si potranno effettuare i test antigenici, cosiddetti test rapidi, che saranno effettuati direttamente presso la scuola e non saranno obbligatori. "Riteniamo che questo screening diffuso proposto agli studenti e ai docenti sia un modo per agevolare il ritorno alla normalità e per garantire la serenità a studenti, insegnanti e famiglie", osserva ancora Vettorato.
"Si tratta di una misura di prevenzione per permettere a ragazze e ragazzi di andare a scuola in sicurezza - precisa l'assessore Giuliano Vettorato - la decisione è stata presa dalla dirigente, in accordo con l'intendenza scolastica e le autorità sanitarie, che stanno garantendo una ottima collaborazione". Il Liceo Carducci, nonostante l'avvio delle lezioni a distanza per il periodo previsto dalla quarantena dei ragazzi, rimarrà aperto garantendo la normale attività amministrativa. Anche la palestra resterà aperta per il normale svolgimento delle attività delle associazioni sportive in orario extrascolastico. Nei prossimi giorni l'Azienda sanitaria e la scuola contatteranno le famiglie degli studenti e daranno indicazioni sulle modalità in cui si potranno effettuare i test antigenici, cosiddetti test rapidi, che saranno effettuati direttamente presso la scuola e non saranno obbligatori. "Riteniamo che questo screening diffuso proposto agli studenti e ai docenti sia un modo per agevolare il ritorno alla normalità e per garantire la serenità a ragazzi, insegnanti e famiglie", evidenzia l'assessore alla scuola italiana. "È la prima volta che vengono utilizzati i test rapidi per gli studenti e ritengo che il loro utilizzo nel prossimo futuro ci permetterà di avere risposte in tempo reale - dice il Sovrintendente Vincenzo Gullotta - perché la vera sfida, oggi, con tutte le precauzioni garantite, deve essere quella di preoccuparci soprattutto del futuro dei nostri bambini e ragazzi".
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