Unibz, ricerca e collaborazione con istituzioni scolastiche
(ANSA) - BOLZANO, 14 OTT - "Vogliamo utilizzare la funzione di ponte dell'Alto Adige per far conoscere e discutere oltreconfine il modello di inclusione italiano e altoatesino e per promuovere progetti di ricerca". Lo hanno annunciato le professoresse Heidrun Demo e Simone Seitz e la ricercatrice Vanessa Macchia, responsabili del nuovo Centro di competenza per l'inclusione scolastica della Libera università di Bolzano.
Da quasi 50 anni in Italia è stato stabilito per legge che gli alunni con disabilità debbano completare la scuola dell'obbligo nelle scuole ordinarie. Ciò ha posto le basi per un sistema educativo inclusivo. Per rafforzare la cooperazione tra l'università e le istituzioni educative sul tema dell'inclusione, con la legge n.7/2015 sono state poste le basi per istituire un Centro di competenza che ha iniziato la sua attività di ricerca che, incentrata sulla questione della partecipazione e dell'apprendimento di alunne e alunni, si concentra su pratiche educative, professionalizzazione del personale docente e sviluppo del sistema educativo. (ANSA).