Turismo "paralizzato" dal Covid in Trentino, - 33% presenze

Trentino Alto Adige

Pensa in modo particolare l'assenza degli stranieri

(ANSA) - TRENTO, 09 OTT - Nel corso dell'estate post Covid-19, il turismo trentino perde il 30% di arrivi e il 33% di presenze. L'impatto della pandemia - dicono i dati diffusi da Asat in occasione della presentazione di "Hotel", che si svolgerà nei padiglioni di Bolzano Fiera dal 19 al 22 ottobre - ha "paralizzato" il movimento turistico in provincia di Trento.
    La stagione estiva (giugno-agosto 2020) ha registrato una contrazione di arrivi e presenze decisamente corposa. Certo, inferiore a quella prevista ai tempi del lockdown, ma deleteria per la sopravvivenza delle imprese turistiche trentine. Una prima serie di dati (ancora non certificati per il mese di agosto) forniti dall'Ispat indica un calo totale (sono comprese le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere) di arrivi in Trentino pari al 30,4% (1.860.575 certificati nel 2019; 1.295.599 stimati nel 2020), mentre le presenze crollano del 32,8% (8.332.896 certificate nel 2019; 5.599.537 stimate nel 2020).
    È la grande assenza del turismo straniero - aggiunge - Asat - a pesare in modo particolare sul bilancio totale. Basti pensare che gli arrivi stranieri rispetto alla stagione estiva 2019 sono in calo del 61,2% (710.203 certificati nel 2019; 275.397 stimati nel 2020), e le presenze straniere del 62,5% (2.887.156 certificate nel 2019; 1.084.238 stimate nel 2020). Ha risposto meglio, nell'estate Covid-19 del turismo di prossimità, il flusso degli ospiti italiani: il calo degli arrivi, in questo caso, si ferma all'11,3% (1.150.372 certificati nel 2019; 1.019.967 stimati nel 2020) e quello delle presenze al 17,1% (5.445.740 certificate nel 2019; 4.515.785 stimate nel 2020).
    (ANSA).
   

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