Presentata l'indagine "Ri-emergere al tempo di Covid-19"
(ANSA) - TRENTO, 09 LUG - Preoccupazioni per la tenuta economica e sociale del territorio, desiderio di rivedere parenti, amici, compagni di scuola e nonni. E anche, purtroppo, cambiamenti in negativo riscontrati da un'elevata percentuale di genitori rispetto ai comportamenti dei propri figli - dal sonno alla gestione della rabbia e delle emozioni - e un giudizio non proprio positivo sulla didattica a distanza. Questi i bisogni, le paure e le riflessioni che oltre 21.000 trentini di tutte le età - dai 5 anni in su - hanno espresso rispondendo al questionario proposto dalla Provincia tramite l'Agenzia per la famiglia, il Dipartimento Salute e politiche sociali, con il supporto scientifico della Fondazione Demarchi, pensato per indagare la fase del lock-down e come è stata vissuta dalla popolazione.
I risultati dell'indagine "Ri-emergere al tempo di Covid-19" sono stati presentati oggi dall'assessora alle Politiche sociali Stefania Segnana e dal direttore dell'Agenzia Luciano Malfer, nonché dalla ricercatrice Liria Veronesi, che ha curato la parte di analisi, e da Natalina Mosna del comitato provinciale Unicef.
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