Controlli della polizia al confine
(ANSA) - BOLZANO, 09 MAG - Nonostante l'accordo raggiunto nei giorni scorsi fra Vienna e Bolzano, studenti altoatesini che rientrano in Austria per riprendere gli studi universitari finiscono in quarantena. E' successo ad un bolzanino ventunenne, che questa mattina ha preso il treno per tornare a Graz dove studia.
Poco dopo il confine di Prato alla Drava, lo studente è stato controllato dalla polizia austriaca, racconta all'ANSA il padre del giovane che preferisce restare anonimo. "I poliziotti gli hanno detto che l'accordo non era ancora in vigore e che doveva fare due settimane di quarantena. Gli hanno detto che ci sarebbe altri casi simili", aggiunge il padre. Il bolzanino ora si trova in quarantena nella sua stanza di uno studentato a Graz.
"Avevamo l'appuntamento a Merano per fare il tampone e abbiamo annullato perché era stata pubblicata la notizia che non era più obbligatorio presentare l'esito negativo all'ingresso in Austria", conclude il padre dello studente.
E’ in corso un chiarimento con gli enti competenti austriaci in riferimento agli studenti altoatesini che finiscono in quarantena. E’ quanto apprende l’ANSA dall’assessorato provinciale all’istruzione e cultura tedesca. Nei giorni scorsi si era verificato qualche problema, segnalato dall’associazione degli studenti altoatesini Sh, per il mancato flusso di informazioni verso alcuni enti territoriali in Austria, che però sembravano superati. Martedì scorso l’assessore Philipp Achammer e il ministro della ricerca austriaco Heinz Faßmann, avevano comunicato con una nota congiunta l’intesa che consente agli studenti altoatesini in Austria di varcare il confine anche in assenza di un certificato medico con un test negativo e senza quarantena di due settimane.