'Fase 2 parta dal sostegno a famiglie e lavoratori nella crisi'
(ANSA) - TRENTO, 20 APR - "La Fase 2 parta dal sostegno a famiglie e lavoratori nella crisi". Lo affermano in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil del Trentino, secondo i quali occorre "ripartire gradualmente e in sicurezza, ma serve un piano di interventi per il lavoro di almeno 120 milioni di euro". I sindacati si dicono poi "pronti ad un patto con istituzioni provinciali e imprese per la crescita sostenibile e responsabile del Trentino".
"Per far ripartire il Trentino e contrastare lo shock economico provocato dall'emergenza coronavirus che potrebbe produrre, secondo le stime, un taglio del 10 per cento del Pil provinciale", i sindacati chiedono di "aumentare il sostegno economico alle famiglie allargando l'assegno unico e rafforzando i congedi parentali, integrare l'indennità dei cassintegrati di lungo termine e le misure statali per stagionali, precari e partite Iva, incentivare la rinegoziazione dei canoni d'affitto e il loro pagamento".
Secondo i sindacati, "chi scegliesse la difesa partigiana delle proprie ragioni e l'indisponibilità a rivedere le proprie promesse elettorali cercando di massimizzare i risultati in termini di consenso con scelte di corto respiro o dettate da convenienze momentanee, si accollerà la responsabilità di condannare l'Autonomia, nel migliore dei casi, ad una lunga fase di stagnazione. Questo è il tempo del coraggio e del pragmatismo". (ANSA).