Manifestazione in memoria di Michela Ramponi e Denis Magnani
(ANSA) - TRENTO, 30 OTT - Un corteo composto e commosso ha ricordato ieri a Dimaro le vittime della tempesta Vaia, un anno dopo il 29 ottobre 2018, quando la val di Sole e tutto il Trentino furono sferzati da quello che sarà definito a posteriori l'evento meteorologico più intenso degli ultimi 150 anni. Al corteo, organizzato dal comune di Dimaro Folgarida e dall'associazione Uniti per Dimaro, hanno partecipato tutti i rappresentanti delle istituzioni locali, la Giunta provinciale con il presidente Maurizio Fugatti e gran parte degli assessori, i sindaci della Val di Sole, i corpi della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, i carabinieri, i volontari, tantissimi famiglie e cittadini, consiglieri provinciali, tra cui il presidente dell'assemblea Walter Kaswalder. Il sindaco di Dimaro Folgarida, Andrea Lazzaroni, ha sottolineato "la grande dignità dei cittadini e di chi ha sacrificato affetti, cose e proprietà, lasciando indietro un pezzo di cuore". Il pensiero è infatti corso a Michela Ramponi, rimasta intrappolata nella sua abitazione sommersa dall'imponente colata di fango e sassi causata dall'esondazione del Riotan, e di Denis Magnani, colpito da un fulmine mentre si trovava a lavorare nel suo capanno di agricoltore. Il corteo, partito proprio da quelle zone del paese, è poi giunto alla chiesa di San Lorenzo, dove l'arcivescovo di Trento Lauro Tisi ha officiato una messa in memoria delle vittime.