Fine termini per nuove prove. Sette morti nella bufera del 2018
(ANSA) - AOSTA, 12 OTT - La magistratura svizzera ha archiviato l'inchiesta sulla tragedia del 30 aprile 2018 nella zona della Pigne d'Arolla, dove erano morti sette scialpinisti, di cui sei italiani, tra i quali i bolzanini Elisabetta Paolucci (44), Marcello Alberti (53) e la moglie Gabriella Bernardi (52). Si erano persi nella bufera e avevano passato la notte al gelo a 3.270 metri di quota, lungo l'itinerario di scialpinismo 'Haute Route' dal Monte Bianco al Cervino. Per il ministero pubblico del Canton Vallese "nessuna responsabilità penale è imputabile a un individuo vivente": il 27 agosto scorso aveva già annunciato di voler archiviare il caso e l'8 ottobre sono scaduti i termini concessi alle parti per richiedere l'acquisizione di nuovi mezzi di prova. Contro l'archiviazione è ancora possibile ricorrere al tribunale cantonale. Le altre vittime sono la guida alpina comasca Mario Castiglioni (59), la moglie Kalyna Damyanova, Andrea Grigioni (45) di Lurate Caccivio (Como) e Francesca Von Felten (42), di Parma.