Le cinque autonome affilano le armi per confronto con lo Stato
(ANSA) - CAGLIARI, 12 SET - Mentre il nord è in fibrillazione per la riforma dell'Autonomia differenziata che non decolla, le cinque Regioni a Statuto speciale stringono un patto per riaffermare le ragioni dell'importanza della specialità e condividere una piattaforma comune nel confronto con lo Stato.
Il documento è stato siglato a Cagliari dai presidenti della Sardegna, Christian Solinas, Sicilia, Nello Musumeci, Valle d'Aosta, Antonio Fosson, e della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Prossimamente verrà firmato anche da Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia) e Arno Kompatscher (Provincia di Bolzano), oggi non presenti per impegni istituzionali.
L'atto ribadisce "l'attualità e le ragioni storiche, politiche, culturali, socio-economiche e geografiche che hanno portato al riconoscimento e continuano a legittimare pienamente la specialità della loro autonomia". È stato anche deciso di organizzare, dopo 13 anni (l'ultima fu ad Aosta nel 2006), la terza Conferenza delle Regioni a Statuto Speciale