Appello a Consulta per cittadino in attesa di cittadinanza
(ANSA) - TRENTO, 17 OTT - Il Tar di Trento ha sottoposto alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale in relazione al divieto di svolgimento di attività lavorativa per un cittadino straniero, discendente di un appartenente all'ex Impero austro-ungarico, in possesso di un permesso di soggiorno in attesa della cittadinanza 'iure sanguinis'.
In un'ordinanza di remissione si legge che "il permesso di soggiorno per attesa cittadinanza iure sanguinis, non contemplando l'autorizzazione allo svolgimento di attività lavorativa, né la conversione in altra tipologia di permesso che preveda tale facoltà, concreta una immotivata diversità di trattamento tra soggetti in identica situazione, tale da far emergere dubbi di legittimità costituzionale per violazione dell'art. 3 della Costituzione e per irragionevolezza, dato che alla situazione che il legislatore ha ritenuto evidentemente meritevole di speciale considerazione, è collegato un effetto deteriore, che consegna il richiedente all'impossibilità di lavorare".