Ucciso per difendere la figlia nel Novarese, la pista di una lite per droga

Piemonte

Gli investigatori hanno fermato Vincenzo Lasco, 64 anni, che ha passato la notte nel carcere di Novara. Secondo quanto ricostruito la vittima avrebbe raggiunto l'abitazione del presunto killer e sarebbe stato ferito mortalmente dopo l'intervento a difesa della figlia

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Sarebbe legato anche a questioni di droga l'omicidio di Michele Bonetto, il 45enne ucciso con una coltellata al costato ieri pomeriggio a Oleggio (Novara) dopo essere intervenuto in difesa della figlia. Per il delitto è stato fermato Vincenzo Lasco, 64 anni, che ha passato la notte nel carcere di Novara. Secondo quanto si è appreso, l'uomo, che ha precedenti e che di recente aveva subito una condanna in primo grado per tentata estorsione, porto abusivo di armi e spaccio di droga, non avrebbe dato nessun tipo di spiegazione dell'accaduto.

L'omicidio maturato nell'ambito dello spaccio di droga

Poche ancora le certezze degli inquirenti: lo scontro tra i due, culminato nell'omicidio di Bonetto, è avvenuto sulle scale del condominio della zona Peep in cui Lasco vive. Poi Bonetto si sarebbe trascinato all'esterno verso il cortile della casa, dove è stato soccorso. La vittima avrebbe raggiunto l'abitazione del presunto omicida per chiarire questioni in sospeso: nell'alterco sarebbe stata coinvolta la figlia della vittima, che avrebbe, ma la dinamica resta ancora da chiarire, ricevuto offese o molestie. Sui fatti stanno indagando i carabinieri del Nucleo investigativo di Novara insieme ai colleghi della stazione di Oleggio. L'abitazione di Lasco è stata perquisita e sono stati effettuati i rilievi da parte della scientifica. Sembra che l'arma del delitto non sia stata ancora trovata.

Bar e pasticcerie nel cuore del centro storico di Roma gestite da clan mafiosi palermitani. E' quanto accertato dai carabinieri del Ros nell'operazione, coordinata dalla Dda di Roma, che ha portato all'emissione di una ordinanza cautelare nei confronti di 11 persone, 15 gennaio 2021. In particolare i gruppi mafiosi hanno, negli anni, riciclato nella ristorazione ingenti somme di denaro per aprire locali nella zona di Testaccio e Trastevere. Le accuse sono di trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio, reati commessi per agevolare l'associazione mafiosa "Cosa Nostra". ANSA/ ROS CARABINIERI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

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