Novara, crolla parte del cavalcavia e si apre voragine: nessun ferito

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Si tratta del cavalcavia XXV aprile che connette il centro della città con la statale per Milano. Il crollo è avvenuto stamattina intorno alle 7:30. Una vettura che stava transitando è finita nella fenditura che si è aperta al bordo, verso i campi, senza però crollare di sotto

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Una parte del cavalcavia XXV aprile che connette Novara con la statale per Milano è crollata. È avvenuto stamattina intorno alle 7:30 nel quartiere di Sant'Agabio. Una grande voragine si è aperta sulla carreggiata sinistra in uscita. Il traffico automobilistico è stato sospeso in entrambe le direzioni. Dopo un sopralluogo è stato invece confermato che il traffico ferroviario della linea Torino-Milano, che passa proprio sotto il cavalcavia, proseguirà regolarmente.

Le operazioni di recupero del veicolo - ©Ansa

Coinvolta un'auto, nessun ferito

Una vettura che stava transitando è finita nella fenditura che si è aperta al bordo, verso i campi, senza però crollare di sotto. Secondo le prime informazioni, non ci sarebbero feriti. Sul posto la polizia municipale e i vigili del fuoco per verificare i danni e per valutare le cause del cedimento, se strutturali o legate alla pioggia. Il cavalcavia è chiuso al traffico. Si stanno approntando i percorsi alternativi, soprattutto in vista della giornata di domani con la riapertura delle scuole dopo il fine settimana. 

Lavori consolidamento effettuati nel 2015

A quanto si è appreso, di recente l'assessorato ai lavori pubblici del Comune aveva riferito in una commissione consiliare gli esiti di una attività di monitoraggio di ponti e viadotti e il cavalcavia oggi sprofondato non era stato citato tra quelli con potenziali rischi. La struttura era stata interessata da lavori di consolidamento nel febbraio 2015. L'amministrazione, allora guidata dal sindaco Andrea Ballarè decise i lavori sulla struttura con procedura di somma urgenza, perché le sue condizioni statiche si stavano deteriorando in modo preoccupante. I lavori al cavalcavia erano già previsti. L'appalto da 190mila euro era stato appena assegnato alla Finteco lavori di Salassa (Torino). A quel punto sarebbe dovuto partire il normale iter degli appalti (che prevede la stipula del contratto e la consegna dei lavori). Un sopralluogo consigliò la brusca accelerazione. Sul viadotto la carreggiata era già ridotta da tre a due corsie dal dicembre 2013, dopo la scoperta di un "cedimento delle fondazioni per la scarsa portanza del terreno, con conseguente rotazione dei muri verso l'esterno".

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Sindaco di Novara: "Verificheremo le cause"

"Fortunatamente non ci sono stati feriti. Non si è trattato della caduta del ponte, ma del distacco di una spalletta del muro di contenimento, nella parte finale", ha spiegato il sindaco di Novara, Alessandro Canelli. "Ora come amministrazione - prosegue il primo cittadino - verificheremo principalmente due cose: la prima come sia potuto succedere questo incidente, visto che era stato fatto un lavoro di consolidamento della struttura soltanto sette anni fa, e visti i monitoraggi che vi sono stati negli anni successivi. Il sovrappasso non era tra quelli cittadini a rischio. Abbiamo attivato con la massima urgenza tutti gli strumenti per capire come si sia potuto verificare una situazione del genere". Il Comune di Novara intanto, in merito ai disagi alla viabilità che si verificheranno nei prossimi giorni, causa chiusura della struttura, ha reso noto di avere già messo in cantiere un piano organizzativo che coinvolge trasporto pubblico, scuole e altre realtà cittadine.

Il progetto

Il cavalcavia fu inaugurato nel 1974 dopo sei anni di gestazione. L'opera, di cui si era iniziato a parlare nel 1964, originariamente era prevista in ferro con una sezione stradale di 7 metri. In seguito furono apportate modifiche sostanziali e fu realizzato in cemento armato precompresso con sede stradale di oltre 9 metri più i marciapiedi. Lungo 1.150 metri di cui 425 di viadotto in cemento armato e rampe di raccordo. Il progetto originario del cavalcavia XXV Aprile, realizzato dall'ufficio tecnico comunale, fu approvato il 7 novembre 1969, mentre quello in cemento armato fu approvato il 13 agosto 1973. La consegna dei lavori del progetto originario data 30 novembre 1970. I lavori del viadotto in cemento armato iniziarono l'11 giugno 1973. Il costo preventivo dell'opera era di 850 milioni di lire mentre il costo consuntivo, sfiorò il miliardo dell'epoca, fu infatti di 969 milioni. L'opera fu realizzata dall'impresa Zumaglini e Gallina di Torino. Il Corriere di Novara riportò che l'opera era "forse costata troppo in relazione agli effettivi benefici che apporta alla soluzione della viabilità di Novara".

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