I primi a soccorrere la vittima sono stati gli agenti della volante che hanno praticato il massaggio cardiaco, fino all'arrivo dell'ambulanza del 118, ma le condizioni del ciclista sono apparse subito disperate
È stato identificato il ciclista morto ieri sera a Torino in uno scontro con una volante della polizia. Aveva 33 anni, originario della Puglia, della provincia di Bari. In un primo momento era stato riferito che era sprovvisto di documenti che invece sono stati poi ritrovati nello zainetto che l'uomo aveva con sé.
La dinamica dell'incidente
Non è ancora chiara la dinamica dell'incidente, ma secondo una prima ricostruzione il ciclista stava passando sulle strisce pedonali dai Giardini Reali verso corso Regio Parco, prima del sottopassaggio di corso Regina Margherita, nel centro della città. I primi a soccorrere la vittima sono stati gli agenti della volante che hanno praticato il massaggio cardiaco, fino all'arrivo dell'ambulanza del 118, ma le condizioni del ciclista sono apparse subito disperate.
Fiab Torino chiede limite di 30km/h
"Le dinamiche della collisione che ha ucciso il ragazzo di ieri sera sono ancora da accertare, secondo le fonti ufficiali. Ma è certo è che il ragazzo stava attraversando un viale su un attraversamento ciclopedonale, che prevede la precedenza di chi lo percorre in bicicletta". Così l'associazione Fiab Torino Bike Pride, che "non vuole giustificazioni o attenuanti", in riferimento al ciclista investito a Torino da una volante della polizia. "Nell'ultimo mese - aggiunge l'associazione - altre persone sono state vittime di incidenti sulle strade, senza parlare di quegli incidenti "mancati" che tutte e tutti noi che camminiamo e pedaliamo per le strade viviamo ogni giorno. L'obiettivo da raggiungere è ridurre la mortalità delle collisioni stradali e di migliorare al contempo la sicurezza dei cittadini e la vivibilità dei quartieri, con un beneficio per tutte le persone, i veri abitanti della città". E ancora: "Nel 30% dei casi le collisioni stradali sono causate dall'eccesso di velocità. La consulta della mobilità ciclistica e moderazione del traffico chiede quindi alla Città - riferisce Diego Vezza, presidente della Consulta - di abbassare a 30 chilometri all'ora la velocità massima dei mezzi a motore su tutte le vie del territorio comunale, a eccezione dei grandi assi di scorrimento".
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