Contestati a vario titolo la bancarotta semplice, la bancarotta fraudolenta, la compensazione indebita, la dichiarazione fraudolenta
La Procura di Torino ha chiesto dieci rinvii a giudizio nell'inchiesta sul fallimento della società di basket Auxilium. Ai dieci indagati, tra cui l'imprenditore Mario Burlò e l'ex notaio Roberto Goveani, in passato presidente del Torino calcio, sono contestati a vario titolo la bancarotta semplice, la bancarotta fraudolenta, la compensazione indebita, la dichiarazione fraudolenta.
L'Auxilium è stata una società di primo piano nella storia del basket: ha vinto una Coppa Italia (nel 2018), è stata finalista in Europa nella coppa Korac e ha giocato due semifinali per lo scudetto nel campionato italiano.
La vicenda
Auxilium fu dichiarata fallita dal Tribunale di Torino il 17 giugno 2019. Dai capi d'accusa formulati dal pubblico ministero Ciro Santoriello si ricava che il vertice del club di pallacanestro, a giudizio degli inquirenti, avrebbe dovuto chiedere il fallimento già nel 2015, quando era stato perduto il patrimonio netto. A partire dall'anno successivo, invece, Auxilium si procurò (grazie alla collaborazione di varie società) dei crediti inesistenti verso l'erario che, avvalendosi del cosiddetto accollo tributario, utilizzò come compensazione. Il danno per l'erario è stato quantificato in circa un milione e 400 mila euro.