Giorgio Rossetto, storico leader del centro sociale Askatasuna in carcere dal 10 marzo, ha scritto una lettera ai manifestanti: "Vi auguro una buona marcia, continuiamo a lottare contro la devastazione"
Sono alcune centinaia le persone che hanno preso parte al corteo No Tav partito dalla piazza del mercato di Bussoleno (Torino); i manifestanti hanno raggiunto il presidio di San Didero, dove si trova il cantiere del nuovo autoporto, opera collegata alla Torino-Lione. A un anno dallo sgombero del primo presidio di San Didero e dall'inizio dei lavori per la realizzazione dell'autoporto, i No Tav manifestano contro la Torino-Lione, ma anche per la pace "in contrapposizione alla guerra in Ucraina". Tra gli striscioni quello dei 'Giovani No Tav', che recita: 'Marciamo insieme per in nostro futuro. No Guerre. No Tav'. Il corteo si è concluso con una battitura alle reti del cantiere.
Lettera dal carcere del leader di Askatasuna
Giorgio Rossetto, storico leader del centro sociale Askatasuna in carcere dal 10 marzo, ha recapitato una lettera ai manifestanti che è stata resa nota poco prima della partenza del corteo. "Vi auguro una buona marcia, continuiamo a lottare contro la devastazione e non smettiamo mai di prendere parola nei dibatti sociali mettendoci di traverso laddove pensiamo sia necessario e non delegabile a chi ci governa in maniera criminale", scrive Rossetto ai manifestanti. Nella lettera l'attivista afferma di "stare bene" e di essere contento che "la Valsusa si metta di nuovo in marcia prendendo nuovamente parola in questo momento storico così complesso".