La vittima, il carrozziere Adriano Lamberti, venne trovata senza vita nel marzo 2019. Rispetto alla sentenza di primo grado la Corte d'appello ha escluso l'aggravante della crudeltà
E' stata confermata dalla Corte d'appello di Torino la condanna a trent'anni di carcere per Marco Sapino, il gestore del Caf di via Martorelli accusato di avere ucciso il carrozziere Adriano Lamberti nel marzo 2019. Rispetto alla sentenza di primo grado la Corte d'appello ha escluso l'aggravante della crudeltà. Ha poi confermato i 900 mila euro di provvisionale alla moglie del carrozziere, madre di due figli piccoli, costituita parte civile. Per ora ha ricevuto dall'imputato 20 mila euro.
L'omicidio
Il corpo della vittima fu trovato nei locali del Centro il 23 marzo 2019, nel quartiere Barriera di Milano. Secondo Sapino, durante una colluttazione furono esplosi accidentalmente due colpi di pistola che raggiunsero il carrozziere. L'uomo inoltre colpì per circa 20 volte alla testa la vittima con il calcio dell'arma. Quanto al movente, secondo la ricostruzione originaria dell'accusa i due litigarono a causa di un debito di 14 mila euro, somma derivante da una truffa a un'assicurazione, che Sapino doveva alla vittima.