Covid, protesta dei tassisti in centro a Torino: “Servono incentivi”

Piemonte
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Oltre 180 taxi hanno occupato questa mattina piazza Castello per protestare contro le misure adottate dal Governo nei confronti di bar e ristoranti e il coprifuoco. “Se in città tutto è chiuso chi prenderà i taxi?”, la preoccupazione dei manifestanti

Oltre 180 taxi hanno occupato questa mattina piazza Castello, a Torino, per protestare contro le nuove misure anti-Covid adottate dal Governo nei confronti di bar e ristoranti e il coprifuoco che entrerà in vigore in Piemonte a partire da questa sera. “Se in città tutto è chiuso chi prenderà i taxi?", hanno domandato i tassisti radunatisi davanti alla sede delle Regione. "Ci servono aiuti e incentivi per coprire le perdite", hanno aggiunto. (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO)

Il presidio in piazza Castello - ©Ansa

Assessore Ricca: “Tassisti equiparati a bar e ristoranti”

"Comprendo e condivido preoccupazioni dei tassisti”, ha dichiarato l'assessore regionale alla Sicurezza, Fabrizio Ricca, dopo aver incontrato una delegazione di manifestanti. "La loro è una categoria molto colpita dalle chiusure volute dal Governo, che sta soffrendo questo momento di grave incertezza economica e di emergenza sanitaria - ha proseguito Ricca -. Mi farò portavoce delle istanze dei tassisti alla Conferenza delle Regioni che si terrà domani e consegnerò loro il documento elaborato dalla categoria. Chiederò che i tassisti - ha concluso l’assessore - vengano equiparati alle attività di ristoro sotto al profilo degli aiuti economici che dovranno arrivare dallo Stato e, allo stesso modo, che si analizzino attentamente le esenzioni delle tasse”.

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