Riapertura stadi, Cirio: “Se Roma non interviene risolviamo noi a livello regionale”

Piemonte

Così il governatore del Piemonte dopo la decisione da parte del ministro Spadafora di riaprire gradualmente gli impianti sportivi: “Il Governo ha assicurato l'emanazione di un provvedimento nazionale nelle prossime ore. Ci auguriamo che non sia l'ennesimo annuncio”

A seguito della graduale riapertura degli impianti sportivi all’aperto annunciata ieri dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha fatto sapere di essersi interfacciato con Roma. "Il Governo ha assicurato l'emanazione di un provvedimento nazionale nelle prossime ore - ha detto -. Ci auguriamo che non sia l'ennesimo annuncio, in tal caso risolveremo la cosa la prossima settimana a livello regionale”, le parole di Cirio.

L’annuncio del ministro Spadafora

Come dichiarato ieri dal ministro Spadafora, gli eventi sportivi all'aperto non saranno dunque più a porte chiuse, ma potranno essere seguiti da un massimo di mille spettatori, nel rispetto delle regole previste su distanziamento, mascherine, prenotazione dei posti a sedere, misure necessarie per contenere il contagio da Covid-19 (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO). A fare da apripista saranno e semifinali e la finale degli Open d'Italia di tennis, mentre per quanto riguarda la serie A, che prende il via oggi alle 18, Parma e Sassuolo, grazie a un'ordinanza regionale dell'Emilia Romagna, domenica potranno giocare davanti a mille spettatori.

Sulla riapertura degli stadi, il presidente Cirio era già intervenuto qualche giorno fa, auspicando la presenza del pubblico per la prima gara interna della Juventus. "Tornare alla normalità si può, con grande rispetto delle regole per la prevenzione dei contagi”, aveva dichiarato in quell’occasione.

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