Accuse a Nicola Gratteri, Csm trasferisce il Pg di Catanzaro a Torino

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)
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Accolta la richiesta avanzata dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede ,e dal Pg della Cassazione, Giovanni Salvi, che hanno avviato l'azione disciplinare nei confronti di Lupacchini, accusandolo di aver "delegittimato" il procuratore di Catanzaro

Disposto il trasferimento d'ufficio per il procuratore generale di Catanzaro Otello Lupacchini. A deciderlo è stata la sezione disciplinare del Csm che ha destinato il magistrato alla Procura generale di Torino come sostituto Pg. Il 'tribunale delle toghe' ha accolto la richiesta avanzata dal ministro della Giustizia Bonafede e dal Pg della Cassazione Giovanni Salvi, che hanno avviato l'azione disciplinare nei confronti di Lupacchini, accusandolo di aver "delegittimato" il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.

Le parole dell'avvocato di Lupacchini

Lupacchini ha "subito ingiustamente un trasferimento d'ufficio lontano dal Distretto nel quale ha, con disciplina e onore, semplicemente cercato di esercitare le proprie funzioni", afferma in una nota il suo difensore, l'avvocato Ivano Iai. Secondo l'avvocato, l'ordinanza notificata del Csm "non soddisfa le eccezioni procedurali, tra le quali la rilevata incompatibilità di ben tre componenti della Sezione Disciplinare per anticipazione di giudizio, sul medesimo caso di specie, manifestata in altra sede, e gli argomenti di merito" posti dalla difesa. Inoltre, per il legale non è stato motivato "pienamente il rigetto delle istanze, più volte sollecitate dalla difesa, finalizzate a conoscere gli esiti degli esposti e delle segnalazioni, inoltrati nel corso del tempo alla Procura Generale presso la Corte di cassazione e al ministro della Giustizia dal Procuratore Generale Lupacchini, indicativi delle criticità e delle violazioni riscontrate circa il mancato coordinamento e collegamento della Procura Distrettuale con la Procura Generale di Catanzaro".

"Sanzione oggettivamente e severamente punitiva"

"Su tale profilo essenziale per dimostrare la correttezza del Dott. Lupacchini sia nell'esercizio delle funzioni, sia nell'esercizio della libertà di pensiero, manifestata quale esperto di contrasto alla criminalità organizzata nel corso della nota intervista televisiva al TGCom24, appare essere calato un significativo silenzio", afferma ancora il legale, che parla di una "vicenda finora caratterizzata da ambigue omissioni di cui il Dott. Lupacchini ha chiesto conto, anzitutto, al Ministro della Giustizia e alla Procura Generale presso la Corte di cassazione. Appare evidente che a Lupacchini non sia stata semplicemente applicata una misura cautelare quanto una vera e propria anticipazione di sanzione, oggettivamente e severamente punitiva, oltre che ostile, avendo disposto il trasferimento del magistrato, con perdita delle funzioni direttive, a 600 Km di distanza dalla città di Roma e a oltre 1000 Km da Catanzaro". Inoltre, sostiene Iai, "nell'ordinanza non si dà conto né degli argomenti spesi dalla difesa in materia di libertà di pensiero e di sua libera manifestazione, determinando uno sconcertante precedente idoneo a limitare siffatta libertà con riferimento agli appartenenti all'Ordine Giudiziario, né della sproporzione tra la misura applicata e la sanzione finale applicabile".

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