Torino, al Teatro Erba il congresso delle Sardine piemontesi

Piemonte
Foto di archivio (Fotogramma)

L’incontro si è aperto con un ricordo di Giulio Regeni. "Valuteremo se e come partecipare alle comunali", fanno sapere. Diversi gli ospiti che hanno preso la parola, tra cui il giurista Gustavo Zagrebelsky: "Mi hanno fatto scoprire la Sardina che è in me"

Dopo le oltre 30mila persone scese in piazza Castello lo scorso dicembre, le Sardine piemontesi si sono riunite questo pomeriggio a Torino per un incontro di riflessione pubblica al Teatro Erba. Il congresso si è aperto in ricordo di Giulio Regeni, il ricercatore friulano rapito e ucciso in Egitto proprio quattro anni fa (COSA SAPPIAMO). "Oggi siamo tutti Giulio", ha detto Alessandro Rocca, uno degli organizzatori del movimento torinese. "Ancora oggi non si hanno le risposte su quello che è successo. Per questo - ha annunciato - anche noi ci saremo questa sera in piazza Castello, dove, come in molte altre città italiane, si accenderanno migliaia di luci alle 19.41, ora in cui Giulio ha inviato il suo ultimo sms".

"Valuteremo se e come partecipare alle comunali"

L'incontro ha poi preso il via e si è focalizzato su una possibile partecipazione del movimento alle prossime elezioni comunali. "A Torino si voterà tra circa un anno per le elezioni comunali e da qui oggi cominciamo a valutare se e come essere presenti e partecipare, se non direttamente come movimento d'opinione forte, almeno come potenziale bacino elettorale che debba essere necessariamente consultato". Ad annunciarlo è Mattia Angeleri, portavoce del movimento torinese. "Il riscontro che abbiamo avuto anche per questa iniziativa - ha rimarcato - non può che essere di buon auspicio per il percorso che vogliamo intraprendere: avete subito aderito in tantissimi alla nostra voglia di informarci, capire, approfondire”.
Poi, un attacco ai partiti: ”A tutte le forze politiche abbiamo rivolto una grande domanda: 'Diteci chi di voi è in grado di dimostrarci che amministrare un grande Paese è una cosa seria, che richiede capacità di confronto e competenza'. Non abbiamo avuto risposte”. 

Gli ospiti

Diverse le personalità che hanno preso la parola durante l’incontro, come l’attrice Margherita Fumero ("Sono una sessantottina e rivedo in voi la stessa voglia di cambiare il mondo che avevamo noi") e l’ex tecnico della nazionale italiana di pallavolo Mauro Berruto, che citando Norberto Bobbio ha spiegato la differenza tra destra e sinistra ("La sinistra vuole annullare le disuguaglianze, la destra invece vuole mantenerle"). Al termine del suo intervento, la platea ha intonato "Bella Ciao".

Zagrebelsky. "Ho scoperto la Sardina che è in me"

Tra gli ospiti presenti spicca sicuramente Gustavo Zagrebelsky. "Questo invito mi ha fatto scoprire la Sardina che è in me. Le sardine non invecchiano mai", ha detto il giurista. "Forse il nostro compito - ha proseguito - è quello di risvegliare tutte le Sardine che come me non sapevano di esserlo. Non diamo per perdute le persone che oggi sembrano tanto lontane dal nostro modo di sentire, restiamo ottimisti, questo potrebbe portare le Sardine a fare tanta strada".

"Speriamo non sentano il richiamo partitico"

Poi, a margine dell’incontro, Zagrebelsky ha auspicato "che le Sardine non sentano il richiamo partitico. Questo mi sembra da escludere oggi, ma il rischio sta nel fatto che questi movimenti si corrompono, si spengono. C’è il pericolo della perdita di identità e di perdita di rilievo civile. Un movimento di questo genere ha bisogno di avere dei punti di riferimento ideali, dal basso".
"Per avere poi una influenza - ha concluso - occorre che ci si strutturi in qualche modo, per essere presenti nei tanti luoghi dove si forma o si deforma l'opinione pubblica, il tessuto civile, a cominciare dalla scuola, dai rapporti familiari e sociali di ogni genere c'è bisogno di una fase di bonifica sociale, prima che politica".

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