Incidente sul lavoro, investito da tir: un morto nell'Alessandrino

Piemonte
Foto di Archivio (ANSA)

La vittima aveva 52 anni. La tragedia è avvenuta nei pressi di una cava a Casal Cermelli, dove si scaricano i detriti provenienti dal Terzo Valico

Ennesima vittima sul lavoro. La tragedia è avvenuta nei pressi di una cava a Casal Cermelli, in provincia di Alessandria, dove si scaricano i detriti provenienti dal Terzo Valico. Da quanto appreso, un uomo di 52 anni sarebbe rimasto schiacciato tra due camion che stavano facendo manovra. Sul posto - per ricostruire causa ed esatta dinamica di quanto accaduto - carabinieri e Spresal, oltre al personale sanitario del 118, che non ha potuto fare altro che constatare il decesso. I due camion sono stati sequestrati.

Proclamato uno sciopero di quattro ore

Dopo l'incidente mortale Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Alessandria e Genova hanno annunciato quattro ore di sciopero, domani a fine turno, "contro le morti sul lavoro. Per dire ancora una volta basta alla strage nei cantieri e per chiedere maggiore sicurezza - hanno spiegato i sindacati -. Nonostante i tanti confronti con le aziende impegnate nella realizzazione del Terzo Valico, ancora molto si può e si deve fare - hanno sottolineato i sindacati di categoria -. Imprese e politica devono davvero investire sulla sicurezza. È importante contrattare sul territorio e con le stazioni appaltanti misure a sostegno della sicurezza e della dignità del lavoro".

Il cordoglio della Cgil

La CGIL di Alessandria esprime "cordoglio" per la morte di Antonio De Falco, l'operaio morto ieri sera in un incidente sul lavoro presso la cava Clara e Buona del quartiere Cristo. "Sappiamo che sono in corso le indagini per accertare le cause della morte del lavoratore - commenta il sindacato -, ma certamente si tratta dell'ennesimo infortunio mortale sul lavoro che apre drammaticamente il tragico conto per il 2020".
E ancora: "Non possiamo tollerare che passi inosservato il numero di caduti sul lavoro annuale, che è ormai raddoppiato rispetto ai primi 10 anni del secolo, e non vogliamo doverci abituare a questa strage che coinvolge la nostra provincia dove si lavora sempre meno, con meno occupati e sempre in peggiori condizioni", aggiunge la Cgil. "Nell'esprimere il nostro dolore e la nostra vicinanza alla famiglia del lavoratore, vogliamo però chiedere con forza alle istituzioni un intervento deciso a partire da chi rappresenta lo Stato sul territorio per mettere in atto i necessari controlli e le procedure che impediscano questi inaccettabili lutti che hanno raggiunto una frequenza impressionante. Il sindacato pretende che la nostra Repubblica, fondata sul lavoro, abbia come priorità - conclude la Cgil - il diritto alla vita di tutti i lavoratori e le lavoratrici e alla loro salute, non possiamo accontentarci di nulla di meno".

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