Novara, la moglie è morta di Sla: ipoteca la casa per finanziare la ricerca

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

L'uomo, un commercialista di Benevento, è il principale finanziatore privato di un progetto di ricerca internazionale del Centro esperto Sla diretto da Letizia Mazzini. La moglie è morta ad aprile

Un commercialista di Benevento, Lorenzo Capossela, la cui moglie malata di Sla è morta all'ospedale di Novara, è il principale finanziatore privato del progetto sulla biomolecole RNS60 del Centro esperto Sla dell'azienda ospedaliero-universitaria di Novara, diretto da Letizia Mazzini. L'uomo ha ipotecato la casa per contribuire a raccogliere i fondi per una ricerca internazionale, di cui il Centro Sla è capofila, cui aderisce anche il Massachusetts General Hospital dell'Università di Harvard.

"Non sono un eroe"

"Non sono un eroe, ho semplicemente garantito ai finanziatori statunitensi che la compartecipazione dell'Italia ci sarebbe stata", ha spiegato Capossela all'ANSA. "Ho solo fatto da garante, ero certo che i fondi, come poi è avvenuto, sarebbero stati trovati per uno studio di così grande valore. Purtroppo mia moglie non potrà trarne giovamento, perché è morta ad aprile - ha raccontato -, ma se lo studio avrà successo, come spero, altri malati ne trarranno grandi benefici. La ricerca è l'unica strada per curare malattie come la Sla".

Il progetto

Il progetto è finanziato con un milione di dollari da un'associazione statunitense, ma deve essere co-finanziato dal Centro Sla di Novara e il commercialista di Benevento ha voluto dare il suo contributo. La notizia è emersa oggi nel corso di un incontro, durante il quale la Fondazione Bpn ha confermato la terza tranche di un finanziamento di 150 mila euro al Centro Sla. "Senza l'aiuto della Fondazione e di questa persona - ha spiegato Letizia Mazzini - non avremmo potuto dare il via al progetto. La prima fase si è conclusa positivamente: la biomolecola RNS60 non crea alcun problema. La seconda fase, sulla sua efficacia, è in fase di completamento e nei prossimi mesi potremo esprimerci su dati precisi. Al momento possiamo solo dire che i pazienti cui è stata somministrata sono più che soddisfatti".

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