Torino, caso Giovannino: proposto procedimento contro un medico

Piemonte
L'ospedale Sant'Anna di Torino (ANSA)

Il dipartimento di ostetricia e ginecologia del Sant’Anna ha disposto l’avvio per "non conformità del comportamento" al regolamento disciplinare e al codice etico. Intanto, la città di Torino ha aperto un conto corrente di "solidarietà" per il piccolo

Il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Sant'Anna di Torino ha proposto l'avvio di un procedimento disciplinare nei confronti del medico ed esponente dei Radicali, Silvio Viale, per "non conformità del comportamento" al Regolamento disciplinare e al Codice etico. Il riferimento è alle affermazioni dello specialista sul piccolo Giovannino, il bimbo affetto da una rara malattia congenita, la Ittiosi Arlecchino, abbandonato dai genitori in ospedale. L’uomo, a proposito del piccolo, aveva dichiarato con un post sui social: "Comprendo la decisione dei genitori. Chiunque di noi, potendo conoscere la diagnosi durante la gravidanza, abortirebbe. C'è da sperare che non sopravviva, mentre è necessario garantire una assistenza adeguata per il periodo che dovesse sfuggire alla morte". Viale, appurata la decisione del nosocomio, si difende: "Non ho fatto uscire io la notizia e non ho rivelato particolari riservati".

Botta e risposta del medico con il consigliere regionale FdI Maurizio Marrone

Il consigliere regionale di Fdi, Maurizio Marrone, ha definito il commento del dottore "disumano". Ha poi proseguito: "È la cultura della morte e dell'eugenetica, e non accettiamo che questa trovi espressione nelle strutture sanitarie ostetriche e ginecologiche piemontesi. Chiederò all'assessore regionale alla Sanità se non ritenga opportuno segnalare Viale all'Ordine dei Medici affinché adotti le misure disciplinari più opportune".
La risposta del medico alle parole di Marrone non si è fatta attendere: "Invece di fare l'avvoltoio fermandoti ai titoli dei giornali, leggiti il post di ieri, quello di oggi e chiedi scusa a tutti. Chiama Amazon e adottalo tu, visto che sei così umano”.

Un conto corrente di "solidarietà" per il bambino

Nel frattempo, la città di Torino ha aperto con Banca Unicredit un conto corrente di "solidarietà" per Giovannino. L’obiettivo è raccogliere offerte a beneficio del piccolo. Per contribuire è necessario fare un bonifico a favore del Comune di Torino al seguente Iban: IT69L0200801033000104431330. La causale da inserire è "Per Giovannino". L'operazione bancaria, effettuata agli sportelli delle filiali in tutta Italia, e i bonifici disposti dai clienti della banca non saranno gravati da alcuna commissione aggiuntiva.

La storia di Giovannino

Giovannino è nato ad agosto all’ospedale Sant'Anna di Torino. I genitori naturali lo hanno abbandonato. Al neonato è stata diagnosticata l'Ittiosi Arlecchino, una patologia molto rara che, di fatto, lo obbliga a stare lontano dalla luce solare e gli provoca gravi difficoltà respiratorie. Il bimbo adesso ha quattro mesi e viene accudito dal personale sanitario del Sant’Anna, ma l'ospedale può farsene carico solo fino al sesto mese. Poi deve essere trovata una sistemazione per lui. Don Carmine Arice, Padre generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza, conosciuta anche con il nome di Cottolengo, ha scritto una lettera indirizzata al piccolo in cui si dichiara disposto ad accoglierlo.

Cosa è l’Ittiosi Arlecchino

L’Ittiosi Arlecchino (COSA È) riguarda una grave disfunzione congenita della pelle, che in pratica è spaccata in grosse placche quadrangolari che ricordano le pezze colorate del personaggio della commedia dell’arte. La patologia è rarissima e si riscontra un caso ogni milione di nati. La mortalità è molto alta: di solito, chi nasce con l'Ittiosi Arlecchino, muore nelle prime settimane di vita. Il piccolo Giovannino ha superato questa fase acuta, ma le sue aspettative di vita restano comunque basse.

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