Caso di malaria ad Alessandria: morta bambina di sette anni

Piemonte
Immagine d'archivio Ansa

La piccola era stata ricoverata già in gravi condizioni. Nonostante la tempestiva diagnosi, le cure sono state vane. Il padre della vittima ha presentato una denuncia per chiedere di accertare eventuali mancanze da parte dei sanitari

Una bambina di sette anni è morta di malaria all’ospedale Infantile di Alessandria. La piccola, che abitava a Carbonara Scrivia nel Tortonese, è stata ricoverata ieri pomeriggio già in gravi condizioni. In brevissimo tempo le è stata diagnosticata la malattia ed è stata subito trasferita nel reparto di Terapia Intensiva Pediatrica, ma le cure sono risultate vane.

Nessun rischio di contagio

Da alcuni giorni la piccola lamentava mal di pancia e mal di testa e da qualche giorno non andava a scuola. Il servizio Igiene e profilassi dell'Asl alessandrina avrebbe riferito che trattandosi di malaria non vi sono pericoli di contagio in quanto la malattia non si trasmette da uomo a uomo. Nessun rischio quindi per i compagni di scuola della bambina. 

Il padre ha presentato denuncia

Secondo una prima ricostruzione, è possibile che la bimba sia stata portata in viaggio in Nigeria, suo Paese d'origine, senza svolgere la profilassi antimalarica. Il padre della bimba, italiano, avrebbe presentato denuncia per chiedere di accertare eventuali mancanze da parte dei sanitari.

La nota dell'azienda ospedaliera

"La bambina è arrivata all'Infantile in condizioni gravi - si legge in una nota diramata dall'Aso di Alessandria -. La diagnosi della malattia, malaria, è stata effettuata in modo tempestivo direttamente al Pronto Soccorso. I medici hanno pertanto proceduto con la massima rapidità alla somministrazione della terapia, secondo le indicazioni che sono previste nei protocolli". La bimba tuttavia non ce l'ha fatta, prosegue la nota, "nonostante l'alta professionalità delle cure e l'immediatezza degli interventi". "Il personale che ha assistito la piccola così come la Direzione dell'Azienda sono provati dalla vicenda e si uniscono al dolore della famiglia che ha sporto denuncia contro ignoti, e rimangono a disposizione alla collaborazione con le autorità competenti per comprendere lo svolgimento dei fatti".

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