Ivrea, 17enne denuncia stupro: inquirenti escludono violenza di gruppo

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

La ragazza ha raccontato alla polizia di aver subito la violenza nel centro sociale Castellazzo e di essersi svegliata in stato confusionale e con i vestiti strappati. Accertata l’estraneità degli occupanti dello stabile, che era chiuso ed è stato forzato

Una ragazza di 17 anni ha denunciato di avere subito una violenza di gruppo, nella notte tra il 10 e l’11 agosto scorsi, nei locali del centro sociale Castellazzo di Ivrea, nel Torinese. La giovane si è presentata al commissariato di polizia accompagnata dalla madre e ha raccontato l’accaduto. Il centro sociale era chiuso ed è stato escluso il coinvolgimento degli occupanti. Secondo la ricostruzione degli investigatori della Procura di Ivrea, non risultano elementi per parlare di violenza sessuale di gruppo. Dopo la denuncia in commissariato fatta dalla ragazza e da sua madre, i giovani presenti alla serata sono stati tutti identificati dalla polizia e verranno ascoltati nei prossimi giorni davanti al magistrato. Gli approfondimenti sono in corso e la vicenda resta ancora da chiarire, ma gli approfondimenti degli investigatori sembrano escludere l'azione di un branco.

La giovane si è svegliata con i vestiti strappati e con lividi

La vicenda avrebbe avuto inizio con un appuntamento con un amico a cui si sarebbero presentate anche altre persone. Il giorno dopo la ragazza si sarebbe svegliata - così ha raccontato alla polizia - in stato confusionale con i vestiti strappati e numerosi lividi sul corpo. Gli investigatori, coordinati dal pm Lea Lamonaca della Procura di Ivrea, hanno perquisito i locali della struttura e interrogato i ragazzi che erano con la giovane. Sulla base di questi elementi, è stato escluso il coinvolgimento di soggetti occupanti il centro sociale. Il Castellazzo era chiuso e i presunti violentatori ne hanno forzato l'ingresso.

Il post del centro sociale

"Il Castellazzo - si legge sul profilo Fb del centro sociale - era chiuso dal 9 agosto e avrebbe riaperto il 27. Questi bastardi schifosi, del tutto estranei alla nostra realtà politica, nei giorni successivi hanno scassinato la porta, tagliando il lucchetto nuovo e il suo supporto. Il 12 agosto - continua il post - alcuni componenti del collettivo si sono accorti dell'effrazione. Qualunque cosa sia successa, speriamo che queste persone vengano trovate dalla polizia prima che da noi. Il Castellazzo condanna cose aberranti contro cui lottiamo. Esprimiamo solidarietà alla ragazza vittima degli abusi. A chi ha commesso questo atto diciamo solo che gli conviene costituirsi o emigrare il più lontano possibile".

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