Recuperato da un elicottero l'alpinista ferito in Pakistan

Piemonte
Foto di Archivio (Facebook)

Cassardo si trova ora in ospedale. Così la Farnesina: "Le sue condizioni appaiono migliori di quanto inizialmente temuto". L'uomo è cosciente, sono state riscontrate alcune fratture

Francesco Cassardo è stato recuperato all'alba da un elicottero messo a disposizione dalle autoritià pachistane e in questo momento si trova in ospedale. "Attendiamo l'esito degli accertamenti", ha detto all'Ansa Agostino da Polenza, in continuo contatto con i soccoritori. L'alpinista torinese era rimasto ferito in Pakistan, mentre scendeva il Gasherbum VII. "Francesco è sull'elicottero verso Skardu". Con queste parole sulla sua pagina Facebook, Carlalberto Cimenti, compagno di cordata e primo soccorritore di Cassardo, aveva confermato l'avvenuto recupero dell'alpinista italiano.

La nota della Farnesina

"Le condizioni di Cassardo appaiono migliori di quanto inizialmente temuto", lo rende noto la Farnesina. Cassardo è cosciente, sono state riscontrate alcune fratture e sono in corso ulteriori accertamenti per verificarne l'esatto quadro clinico complessivo. Inoltre, la Farnesina, si legge in una nota, a nome del ministro Enzo Moavero, ha ringraziato le autorità pakistane per l'intervento. L'Ambasciata in Pakistan segue da vicino gli aggiornamenti sulle condizioni sanitarie dell'alpinista ferito con i responsabili dell'ospedale.

Il racconto di Carlalberto Cimenti

Poi, una volta al campo base, Cimenti ha aggiunto: "È finita. Ce l'abbiamo fatta. Denis Urubko, Don Bowie e i due polacchi Jarek e Januscius sono stati degli angeli. Senza di loro non ce l'avremmo mai fatta e Francesco non sarebbe riuscito a passare un'altra notte a 6.300 metri. I ragazzi si sono resi immediatamente disponibili al recupero, hanno fatto tutto ciò che potevano per aiutarci. Avevano appena terminato di scalare un 8.000 e sono corsi da noi. Don ha rinunciato alla sua spedizione per salvare Francesco, doveva infatti partire per il suo tentativo alla cima. L'elicottero non sarebbe mai riuscito a venirci a prelevare sul luogo dell'incidente, c'erano troppi seracchi, i soccorsi via terra sono stati fondamentali come fondamentale per Fra è stato l'ossigeno messo a disposizione da Denis". Infine, sull'amico: "Ora preghiamo per Fra. Quando è stato caricato sull'elicottero era lucido, parlava e ragionava. Siamo fiduciosi, il ragazzo non molla".

La dinamica dell'incidente

Cassardo, di professione medico, era rimasto ferito sabato 20 luglio scivolando per diverse centinaia di metri mentre saliva in solitaria verso il Gasherbrum VII. Era già stato raggiunto a quota 6.200 metri dall'altro alpinista, Cimenti, che aveva fatto sapere che il medico era in condizioni "gravi ma stazionarie" e comunque "vigile e lucido". Ai due si erano poi uniti due colleghi partiti dal campo base del Gasherbrum VII. Grazie a una slitta improvvisata, Cassardo era stato trasportato più a valle, così da permettere l'intervento dell'elisoccorso. Questo perché gli elicotteri non avevano potuto raggiungere subito i due alpinisti in quanto l'incidente è avvenuto a una quota di 6.200 metri, circa di mille metri superiore a quella considerata di sicurezza per i voli degli elicotteri nelle operazioni di soccorso, soprattutto quando il caldo crea un forte riverbero.

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