Alessandria, nelle dimissioni dall'ospedale il medico scrive: “È gay e ha un compagno”

Piemonte
Foto di archivio (Fotogramma)

L'uomo si era recato al pronto soccorso lamentando una forte emicrania e, dopo i primi accertamenti, era stato portato nel reparto malattie infettive 

"Omosessuale" con un "compagno stabile", è quanto avrebbe precisato l'ospedale di Alessandria nella lettera di dimissione di un uomo che si era presentato al pronto soccorso lamentando una forte emicrania e che, dopo i primi accertamenti, era stato portato nel reparto malattie infettive. A segnalare il caso è stata l'edizione locale del quotidiano 'La Stampa'. "Fuma circa 15 sigarette al dì, beve saltuariamente alcolici. Nega allergie. Omosessuale, compagno stabile" è il testo della lettera così come viene riportato.

Il commento dell'ospedale

"L'azienda ospedaliera è molto dispiaciuta di leggere che un nostro paziente possa essersi sentito 'discriminato' in un percorso di cura che prevede la raccolta di dati anamnestici finalizzati a curare nel miglior modo possibile il paziente", precisa l'ospedale di Alessandria. "L'anamnesi – si spiega nella nota - deve raccogliere tutte le informazioni personali e cliniche utili all'eventuale processo di cura. Dispiace che sia stata portata alla ribalta nazionale la Struttura di Malattie Infettive, dove vengono seguiti da anni centinaia di pazienti con vari orientamenti sessuali, senza alcun pregiudizio e senza che con alcuno siano mai evidenziati problemi, anzi il personale della Struttura collabora attivamente con le organizzazioni LGBT della zona con riscontri sempre positivi”.

I dati riservati

“Ci dispiace molto - prosegue il comunicato - se in questo caso il paziente possa essersi sentito discriminato. La raccolta di tali dati sensibili rientra solo nel rapporto medico-paziente che è strettamente personale e tutelato dalla riservatezza della cartella clinica e di tutti i documenti in essa contenuti: infatti tutti i medici e il personale hanno il segreto d'ufficio oltre quello professionale. Nel caso specifico, l'informazione è stata concordata tra il medico e il paziente e la lettera di dimissione era riservata e consegnata esclusivamente al soggetto interessato alle cure”.

L'incontro con le organizzazioni Lgbt

“L'Azienda è disponibile ad andare incontro alla richiesta di rettifica del referto, anche se la stessa, come da nostra prassi è stata concordata al momento dell'anamnesi, quando il paziente ha voluto che il redattore sottolineasse alcuni aspetti e ne omettesse altri". L'ospedale annuncia che lunedì è previsto un incontro in direzione generale con le organizzazioni Lgbt "per fare chiarezza sulla vicenda rinnovando la nostra volontà di collaborare per offrire il miglior contesto di cura a tutti i cittadini che ci scelgono".

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