Torino, scritte omofobe davanti casa: due donne installano telecamere

Piemonte
Foto di archivio (Ansa)

I messaggi sono continuati anche dopo la posa di cartelli che ricordavano la rilevanza penale dei reati. A rendere noto il caso è stata l'associazione Arcigay Torino 'Ottavio Mai' 

Hanno deciso di installare delle telecamere perché stanche delle scritte omofobe che continuavano ad apparire davanti al loro appartamento, anche dopo la posa di cartelli che ricordavano la rilevanza penale dei reati. A prendere questa decisione sono state due donne residenti in un condominio del quartiere Lingotto, a Torino, protagoniste di un caso reso noto dall’associazione Arcigay Torino ‘Ottavio Mai’. "La situazione è arrivato a un livello del tutto insostenibile - ha dichiarato il presidente Riccardo Zucaro - e il clima che si è venuto a creare lede il quieto vivere di Cristina e Daniela, colpendole nel luogo adibito alla tranquillità e alla pace. Chi agisce subdolamente con simboli e scritte intimidatorie - ha aggiunto - trova legittimazione nelle frasi di incitamento all'odio di una politica nazionale che, trasformando la percezione delle differenze nello spauracchio dell'invasione e dell'alterazione della natura, incita ad attacchi e discriminazioni", ha concluso Zucaro. 

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