Inneggia a fascismo e nazismo, denunciato coordinatore di FN Torino

Piemonte
Il materiale sequestrato (ANSA)

La Digos ha sequestrato del materiale nelle sedi dei gruppi di estrema destra di Forza Nuova e Rebel Firm nel capoluogo piemontese e a Ivrea 

Una denuncia per apologia di fascismo nei confronti del coordinatore di Forza Nuova Torino e il sequestro di materiale inneggiante al fascismo e al nazismo nelle sedi dei gruppi di estrema destra di Forza Nuova e Rebel Firm nel capoluogo piemontese e a Ivrea. È il risultato dell’operazione condotta dalla Digos iniziata dopo che alcuni militanti di FN, lo scorso 22 maggio, avevano esposto uno striscione con l'immagine del fascio littorio e la scritta “Spezza le catene dell'usura. Vota fascista, vota Forza Nuova". La foto dello striscione, comparso in corso Unità d'Italia, nella città sabauda, era stata postata sui social. Le indagini hanno rivelato rapporti con sodalizi oltranzisti di destra piemontesi e lombardi. La posizione di altri quattro militanti, tra cui un ultrà juventino del gruppo Tradizione, è al vaglio dell'autorità giudiziaria.

Il sequestro

Nella sede di Forza Nuova Torino e di Rebel Firm, la polizia ha sequestrato 25 scudi in plexiglass, bandiere con i simboli della Repubblica Sociale Italiana, della Decima Mas, della marina tedesca e della Falange spagnola. Sequestrati anche libri sulla Germania nazista, un busto del Duce, striscioni, svastiche e croci celtiche, cartelli raffiguranti Benito Mussolini. E ancora: manganelli, mazze da baseball e 25 scudi in plexiglass con croci runiche e i simboli di Lotta Studentesca. "Ciò che è stato sequestrato evidenzia una particolare pericolosità dei militanti – ha spiegato il dirigente della Digos di Torino, Carlo Ambra - Scudi e mazze da baseball possono essere impiegate anche in iniziative di piazza".

Il commento di FN

"Grandi celebrazioni dopo il sequestro di tre bandiere, un busto di Mussolini, due pennelli e un barattolo di vernice: i materiali rinvenuti nella sede di Forza Nuova e nelle abitazioni dei dirigenti, secondo le fonti investigative, sarebbero stati utilizzati per la fabbricazione di pericolosissime armi di distruzione di massa", commenta Forza Nuova Torino. "Abbiamo voluto dare una lettura ironica a questa vicenda ridicola, ma ci sarebbe davvero da piangere", scrivono in una nota. "Questa mattina decine di poliziotti e volanti sono state impegnate in una serie di perquisizioni grottesche e patetiche, facendo credere di aver sgominato una pericolosa rete insurrezionalista pronta a colpire le istituzioni da un giorno all'altro: peccato che la sede di Forza Nuova sia aperta a iscritti e simpatizzanti da quasi 20 anni e accolga regolarmente incontri e conferenze comunicate pubblicamente". 

Vicepresidente Senato: "Inquietante"

"Quanto emerso è inquietante", dice Anna Rossomando, vicepresidente del Senato. "I simboli che sono stati sequestrati rappresentano una radicalizzazione della galassia di estrema destra, che ahimè sta crescendo e si sta organizzando sempre di più", aggiunge. "Bisogna smettere di minimizzare e banalizzare questi fenomeni e questi gruppi che si pongono chiaramente fuori dal perimetro costituzionale. Nel nostro Paese non deve esserci spazio per questi rigurgiti, chiunque minimizza o giustifica diventa complice. C'è bisogno di un grande impegno civile, oltre che politico, perché queste frange che stanno emergendo, e che ha descritto in maniera puntuale Paolo Berizzi in 'NazItalia', hanno l'ambizione di essere accettate nelle città, nelle periferie dove propongono una sorta di welfare nero".

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