Truffa milionaria a risparmiatori, tre arresti a Torino

Piemonte
Foto di archivio

L'associazione criminale, secondo l'accusa, era attiva dal 2012 ed era nata ‘in famiglia’. Tra le vittime ci sono anche numerose società lombarde 

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Tre persone sono state arrestate e 12 denunciate dalla guardia di finanza di Torino con l'accusa di aver messo in piedi un'associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla truffa, ai danni di risparmiatori, società e professionisti, per un ammontare di 2 milioni e 700mila euro. Tra i reati contestati, anche l’attività finanziaria abusiva, l'abusiva raccolta del risparmio e l'autoriciclaggio.

Le accuse

L'associazione criminale, secondo l'accusa, era attiva dal 2012 ed era nata ‘in famiglia’: in manette sono finiti Massimiliano, Giancarlo e Antonio Francesco Salerno. I tre si avvalevano di società italiane, inglesi e bulgare, apparentemente deputate all'intermediazione finanziaria, al rilascio di garanzie e alla collocazione di strumenti di investimento, ma, di fatto, prive delle autorizzazioni. Le frodi avvenivano attraverso vari sistemi, tra cui l'emissione di false fideiussioni e truffe immobiliari. Tra le vittime della truffa ci sono numerose società lombarde che avevano richiesto benefici di enti pubblici nell'ambito di gare d'appalto per servizi di smaltimento rifiuti o di gestione discariche. Gli investigatori della Guardia di finanza sospettano che ce ne siano altre oltre a quella già individuate.

L'operazione

Nel corso dell’operazione sono state effettuate una ventina di perquisizioni in Piemonte e Lombardia e sono stati sequestrati conti correnti, auto e quote societarie. Dall'indagine, coordinata dai pm Marco Gianoglio ed Enzo Bucarelli, è emerso che gli appartenenti all’organizzazione criminale avevano il compito, a vario titolo, di adescare clienti e investitori, per poi convincerli ad accettare le loro proposte di investimento. Quindi si occupavano di curarne i relativi aspetti economici, finanziari e burocratici. Nel gruppo, secondo le indagini, era coinvolto anche un avvocato cassazionista milanese che faceva da consulente e intermediario tra i promotori dell'associazione e le vittime della frode.

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