Torino, anziana ferita in casa e morta in ospedale: fermato il nipote

Piemonte
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Tomas Scancarello, 42 anni, avrebbe aggredito la nonna il 30 aprile e l'avrebbe lasciata in una pozza di sangue. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio aggravato e rapina

È stato fermato per omicidio aggravato e rapina Tomas Scancarello, 42 anni, nipote della donna trovata in una pozza di sangue nella sua abitazione di Torino lo scorso 30 aprile. Giuseppina Addante, 86 anni, è morta dopo oltre un mese di agonia in ospedale. 

Il fermo

Il fermo del nipote, sospettato fin da subito, è scattato nel pomeriggio di ieri, mercoledì 5 giugno. Le accuse sono di omicidio aggravato e rapina, dal momento che dalla casa della donna mancavano una borsa e due anelli. Scancarello, assistito dall'avvocato Mario Lovero, si è dichiarato innocente davanti agli investigatori e al pm Roberto Furlan, che ha coordinato l'inchiesta. 

I problemi del nipote

Il giorno dell'aggressione, le telecamere del quartiere Aurora hanno inquadrato il 42enne mentre entrava e usciva dalla casa della vittima. Sulla mazza da baseball ritrovata accanto alla pensionata c'è una sua impronta. L'uomo avrebbe da tempo problemi con la droga. Un anno fa era stato indagato per circonvenzione di incapace proprio ai danni della nonna. La banca aveva segnalato alcuni ammanchi dal conto della pensionata, e le telecamere dell'istituto di credito avevano ripreso il nipote mentre arrivava e lasciava gli sportelli. Per quell'episodio, laPprocura aveva chiesto al tribunale di nominare un amministratore di sostegno, ritenendo la pensionata non più in grado di badare a se stessa. Alla donna era stata dunque affiancata una badante, che l'aveva poi trovata il 30 aprile in una pozza di sangue.

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