Torino, sciopero del 15 marzo sul clima: le proteste degli studenti

Piemonte
La manifestazione di Torino (ANSA)

Gli oltre 10.000 partecipanti si sono fermati in piazza Palazzo di Città e hanno fatto suonare in contemporanea mille sveglie per ricordare a tutti che "non c'è più tempo"

Sono almeno 10mila le persone scese in piazza oggi, venerdì 15 marzo, a Torino per il Friday for Future, lo sciopero per il clima che si sta svolgendo in tutto il mondo. Tra i partecipanti ci sono tanti ragazzi (LA DIRETTA). Ad aprire il corteo lo striscione di Friday is Future con la scritta: “Cambiamo il sistema non il clima”. “Questo corteo non è una passeggiata la nostra voce dev'essere ascoltata”, è invece lo slogan scandito dai manifestanti alla partenza del corteo. “Se siamo qui oggi - sostengono i numerosi partecipanti - è perché vogliamo un futuro”.

Il flash mob

Il corteo si è fermato in piazza Palazzo di Città per un flash mob. Davanti al Municipio di Torino i manifestanti hanno fatto suonare in contemporanea mille sveglie per ricordare a tutti che "non c'è più tempo". Una delegazione dei manifestanti ha incontrato la sindaca Chiara Appendino, che ha dato loro appuntamento tra dieci giorni per ascoltare le loro proposte. I giovani, dal canto loro, hanno sollecitato le istituzioni a darsi da fare e si sono messi a disposizione per collaborare.

Le parole dei manifestanti

"Dobbiamo essere fieri di essere qui per il nostro futuro. Non stanchiamoci continuiamo a credere" dicono i giovani in corteo. "Oggi perdere un giorno di scuola non vuol dire niente perché significa non perdere il futuro" aggiungono sfilando per le vie del centro con striscioni e cartelloni come "Sono uno studente e proteggo l'ambiente", "il clima viene prima". "Diecimila? Siamo più di trentamila" sostegno i partecipanti alla manifestazione. In piazza anche il climatologo Luca Mercalli: "È solo un inizio. Come ha detto Greta, non ci deve essere solo la protesta, ma una forte coerenza personale, cominciare da sé stessi. Poi ci deve essere la pressione verso società, economia e politica. Oggi – conclude Mercalli – possiamo solo limitare i danni non guarire la malattia. Siamo qui per evitare lo scenario peggiore".

Appendino: “È bene che siano arrabbiati”

"Affrontare il cambiamento climatico significa mettersi in gioco tutti; questi giovani lo stanno facendo ricordandoci quali sono le priorità. È bene che siano arrabbiati, perché vuol dire che vogliono mettere con forza questo tema al centro dell'agenda" ha affermato la sindaca di Torino, Chiara Appendino, durante l'incontro con i giovani manifestanti che ha ringraziato "per essere scesi in piazza". "Questa – prosegue Appendino – è una grande manifestazione di ragazzi e ragazze che ricorda alla politica e all'intera comunità che c'è una priorità, che è l'ambiente, per garantire loro il futuro. Ciò che questi ragazzi ci trasmettono è grande energia e anche grande rabbia legittima perché sentono che questo tema non è sufficientemente trattato. Le istituzioni devono fare la loro parte – spiega la prima cittadina – Spesso si pensa che chi lotta per uno sviluppo sostenibile sia per la decrescita, ma è esattamente il contrario, non bisogna creare contrapposizione bisogna tutti lavorare affinché le azioni di ciascuno secondo le proprie responsabilità siano sostenibili, dal cittadino alle istituzioni. Oggi dire che siamo ambientalisti e vogliamo portare avanti i tema ambientali, senza però mettersi in gioco in prima persona e senza cambiare le proprie abitudini, è ipocrita".

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