Vilipendio alla magistratura: Salvini rischia il processo prima dell'estate

Piemonte
Immagine d'archivio (ANSA)

Salvini è indagato per le frasi pronunciate in un discorso a Collegno nel 2016, quando definì la magistratura una "schifezza". "Non ho paura di niente e di nessuno", ha detto il ministro in relazione all'accusa a suo carico

La Procura di Torino ha chiesto e ottenuto dal tribunale l'individuazione di una data per celebrare l'eventuale processo a Matteo Salvini per il reato di vilipendio all'ordine giudiziario. Tale richiesta solitamente è il preludio di una citazione diretta a giudizio. La causa, se approderà in tribunale, comincerà prima dell'estate. Lo si è appreso negli ambienti del Palazzo di giustizia. Nello stesso tempo la Procura Generale del Piemonte ha respinto la richiesta dei legali di Matteo Salvini di avocare il fascicolo: del caso continuerà a occuparsi la procura presso il tribunale.

Il commento di Salvini

"Processo più, processo meno, faccio il ministro e lo faccio con orgoglio. Sono assolutamente tranquillo e orgoglioso dei risultati che stiamo raggiungendo quindi non ho paura di niente e di nessuno", ha detto a Bari il ministro degli Interni, Matteo Salvini, a proposito dell'accusa a suo carico, e ha aggiunto: "Io lavoro sereno: ognuno fa il suo mestiere. Io faccio il ministro e permetto di arrestare mafiosi, scafisti e spacciatori. I giudici fanno i giudici".

L'accusa

Salvini è indagato per le frasi pronunciate in un discorso a Collegno il 14 febbraio 2016. Riferendosi agli sviluppi di un'inchiesta della procura di Genova sulla Rimborsopoli dei consiglieri regionali liguri, il ministro degli Interni aveva detto "difenderò qualunque leghista venga indagato da quella schifezza che è la magistratura". Alcuni mesi fa, dopo aver ottenuto l'autorizzazione a procedere dal ministro della Giustizia, i pubblici ministeri torinesi hanno notificato a Salvini l'avviso di chiusura delle indagini.

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