Torino, buste con proiettili all’ex senatore Esposito e alla prefettura

Piemonte
Foto di archivio

Le buste, sequestrate dalla Digos al centro di smistamento delle Poste di via Reiss Romoli, erano indirizzate anche alle agenzie di stampa ANSA e Lapresse 

Quattro buste contenenti alcuni proiettili sono state sequestrate dalla Digos della Questura di Torino al centro di smistamento delle Poste di via Reiss Romoli. Le quattro buste, identiche, erano indirizzate all'abitazione di Stefano Esposito, alla Prefettura di Torino, dove l'ex parlamentare lavora, e alle agenzie stampa ANSA e Lapresse. Secondo quanto si è appreso, le buste contenevano, insieme ai proiettili, una foto dell'ex senatore Pd Esposito, con il disegno di un mirino sul volto e la scritta "il prossimo te lo cacciamo in testa". All'interno anche riferimenti alla Tav, di cui Esposito è da sempre un sostenitore. La Procura di Torino indaga sulla vicenda.

Il commento del prefetto di Torino

"Non posso che condannare un metodo di questo genere, ma oltre non posso andare perché c'è l'autorità giudiziaria che sta seguendo la vicenda. Preoccupato? A livello personale no, ognuno di noi fa il proprio lavoro", afferma il prefetto di Torino, Claudio Palomba. Nessun commento, invece, da parte dell'ex senatore PD, già in passato vittima di minacce per la sua attività politica e, in particolare, per il sostegno alla realizzazione della Torino-Lione.

Le parole di Chiamparino

"Non saranno questi vergognosi atti intimidatori a cambiare l'atteggiamento che la politica, le istituzioni e l'informazione mantengono a difesa della convivenza civile e delle libertà". Così il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che in una nota esprime "solidarietà a Stefano Esposito, al prefetto Claudio Palomba e alle agenzie stampa ANSA e Lapresse". La condanna del mondo politico per le minacce è unanime. "Nessuno dei destinatari si farà intimidire", afferma la vicepresidente della Camera Mara Carfagna (Fi), mentre Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera, parla di "un gesto vile compiuto da persone altrettanto vili" in cui "è riflesso il clima di imbarbarimento in cui si trova oggi la società italiana, e non solo la politica". "Ci aspettiamo che gli amministratori No Tav si dissocino immediatamente", aggiunge il parlamentare Pd Davide Gariglio.

Il commento del Pd

Dal Pd di Torino sono arrivate parole di solidarietà nei confronti dei destinatari delle buste. "Quanto è accaduto è raccapricciante ed è da condannare fermamente - si legge in una nota -. Auguriamo che gli investigatori facciano luce quanto prima sull'accaduto individuando i responsabili, autori di un gesto così vile".  

Torino: I più letti