A Torino processo per rapina del 2001, bottino ancora in lire

Piemonte
Foto di archivio

L’episodio era inizialmente compreso in una più ampia inchiesta del 2005 su persone legate al clan catanese dei Santapaola. Tra gli episodi in oggetto c’era anche il colpo messo a segno a Torino il 2 luglio 2001 

A 17 anni dalla rapina in un ufficio postale, con il bottino calcolato ancora in lire, è ripreso il processo sul caso a Torino. Sulla rapina commessa nel 2001 è chiamato a pronunciarsi il tribunale di Torino, dove il processo è ripreso stamattina, 6 dicembre, grazie alla testimonianza di un dirigente di polizia, investigatore 'storico' della questura di Catania.

Episodio legato al clan catanese dei Santapaola

L’episodio era inizialmente compreso in una più ampia inchiesta del 2005, chiamata Arcipelago Uno, su persone legate al clan catanese dei Santapaola. Tra gli episodi in oggetto c’era anche il colpo messo a segno a Torino il 2 luglio 2001 da quattro persone che avevano sottratto 30 milioni di lire. Gli atti sono stati stralciati dal processo principale ma, a quanto si ricava dalle carte, sono arrivati alla procura di Torino solo nel 2014.

Il testimone ha ricostruito il quadro della vicenda

L’imputato è Maurizio Torrisi, catanese di 44 anni. Il testimone all’epoca era sostituto commissario allo Sco di Catania mentre ora è commissario alla divisione anticrimine. Con il suo intervento ha ricostruito il quadro della vicenda. Inoltre, ascoltando 'in presa diretta' le intercettazioni, ha sciolto alcuni dubbi che erano sorti non solo sull'identità degli interlocutori, ma anche sul contenuto delle conversazioni. Alcuni passaggi infatti erano in dialetto catanese così stretto da essere stati qualificati come 'incomprensibili'. Il processo è stato aggiornato a gennaio.

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