Avvocato torinese ucciso in Brasile durante rituale di magia nera

Piemonte
Immagine d'archivio (Getty Images)

La sua fidanzata ha detto di averlo ucciso durante un rituale di magia nera. L’uomo le avrebbe chiesto di essere legato e lei ne avrebbe approfittato 

Cléa Fernanda Máximo da Silva ha dichiarato alla polizia di aver assassinato il suo compagno, l’avvocato torinese Carlo Cicchelli, di cui la famiglia non aveva più notizie da un mese. La donna ha detto alla polizia di aver ucciso Cicchelli durante un rituale di magia nera a cui era stata obbligata a partecipare. Lo riporta il sito d’informazione brasiliano G1.

Carlo Cicchelli viveva con la fidanzata nel quartiere di Ponta Grossa a Maceió, in Brasile. La donna ha dichiarato di aver commesso l’omicidio quasi un mese fa. A seguito della confessione, la polizia ha ritrovato nella casa di lei il corpo dell’avvocato, in avanzato stato di decomposizione.

La dinamica del delitto

L’investigatrice responsabile dell'inchiesta, Rosimeire Vieira, ha riferito che la fidanzata omicida ha detto di aver colto l’opportunità perché subiva "una costante violenza fisica e psicologica" da parte della vittima. L’avvocato le avrebbe chiesto di legarlo durante un rituale di magia nera, e in quell'occasione la donna l'avrebbe ucciso. Il corpo di Cicchelli sarebbe quindi rimasto nella stanza del delitto per due giorni. Successivamente, la donna ha deciso di spostare il cadavere in un’altra stanza, avvolgendolo in sacchi di plastica. L’assassina ha spiegato di aver usato alcuni prodotti per attenuare il cattivo odore, come profumo, carbone e altre sostanze.

Dato che il corpo dell’avvocato torinese è stato trovato in avanzato stato di decomposizione, non è stato possibile accertare quali lesioni lo abbiano portato alla morte. Solo un’analisi approfondita dell'Istituto di Medicina Legale (Iml) brasiliano potrà stabilire con precisione le cause del decesso.

La polizia porterà avanti le indagini per scoprire se il movente del delitto sia effettivamente quello dichiarato dalla donna, oppure se ci fosse dietro un interesse economico, dal momento che Máximo da Silva avrebbe chiesto soldi attraverso alcuni messaggi telefonici alla famiglia dell’avvocato dopo averlo ucciso. Nei prossimi giorni, le autorità interrogheranno i familiari e chiunque potrà aiutare nelle indagini.

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