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Biella: resti umani abbandonati, interrogatori il 29 ottobre

Piemonte
Immagine di archivio (ANSA)

I legali degli arrestati annunciano il ricorso al tribunale del riesame. I due uomini sono stati incarcerati nell’ambito dell’inchiesta che ha portato il 26 ottobre al sequestro del forno crematorio

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Sono previsti per domani, lunedì 29 ottobre, gli interrogatori di garanzia dei due arrestati nell’ambito dell’inchiesta che ha portato il 26 ottobre al sequestro del forno crematorio di Biella. L’amministratore delegato Alessandro Rivetti e il dipendente Claudio Feletti della Socrebi sono accusati di distruzione e soppressione di cadavere e di violazione di sepolcro, a causa delle presunte irregolarità nelle cremazioni. Gli avvocati difensori dei due arrestati hanno annunciato l’intenzione di appellarsi al tribunale del riesame contro la misura cautelare in carcere.

Ipotesi truffa

Proseguono intanto le indagini della procura, la quale potrebbe perseguire anche l’ipotesi della truffa: la Socrebi chiedeva tariffe maggiorate di mille euro per bruciare le bare con rivestimento interno di zinco, ma in realtà, secondo quanto accertato dai carabinieri coordinati dal procuratore Teresa Angela Camelio, per accorciare i tempi delle cremazioni il rivestimento veniva eliminato con asce e piccone e i resti umani smaltiti come normali rifiuti dentro a scatoloni.