Nubo, la rivoluzione di coworking e smart working

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Damiano Crognali

Sta per New Urban Office ed è un servizio che permette di accedere, con un abbonamento, a una rete di postazioni "diffuse" in cui lavorare. Vi spieghiamo tutti i dettagli

Si chiama NUBO, New Urban Office, e nell’ambito della rete di spazi di coworking si tratta di una autentica novità: offre, infatti, ai propri membri una rete di spazi flessibili, produttivi e convenienti e al contempo supporta le imprese locali attraverso un esclusivo modello di partnership che genera nuovi flussi di entrate per i propri partner. 

Vi spieghiamo meglio

Si fa fatica a pensare in questo tempo al coworking, che sono spazi di lavoro condivisi, ma lavorare sempre da casa o in isolamento può diventare pesante alla lunga. Per questo, l’idea di NUBO è stata quella di appoggiarsi a dei luoghi di ristorazione o sale che sono inutilizzate o sottoutilizzate e trasformare quei momenti di inattività dal lavoro in luoghi di lavoro per i liberi professionisti e i dipendenti in smartworking. Ovviamente gli spazi sono selezionati in base a dei requisiti di sicurezza e di funzionalità. In breve, l’idea è quella di riconvertire spazi urbani vacanti e sottoutilizzati in un network di Coworking più economico rispetto all'affitto di una scrivania in condivisione e dare agli utenti la possibilità di accedere invece ad un ampia rete di spazi, praticamente ovunque, dove poter creare o lavorare senza dover pagare ogni volta un caffè o essere disturbati da un cameriere che ti viene a chiedere di consumare.

Un servizio in abbonamento

Gli utenti attraverso il pagamento di un abbonamento accessibile a tutti possono accedere a decine e decine di spazi urbani dove lavorare, e alleviare così gli effetti collaterali che lo stare sempre a casa può provocare, che vanno dal calo di produttività per il fatto di non differenziare gli spazi domestici da quelli di lavoro, a quelli più gravi dati dalla solitudine. I gestori di spazi e luoghi di ristorazione hanno invece la possibilità di avere una entrata suppletiva sulle loro attività.

Il progetto nasce dall'idea di due giovani imprenditori, Laura Berta e Marco Coppola, che partiti in via sperimentale a Milano prevedono ora di espandersi per la ripresa delle attività di ristorazione.

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