Vaia, casse musicali sostenibili dal legno abbattuto dalla tempesta

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Chiara Piotto

Un amplificatore di design creato artigianalmente utilizzando gli alberi sradicati sulle Dolomiti dal disastro forestale del 2018. L'idea è di tre giovani imprenditori italiani, che ce ne hanno parlato per Now

Non ne parliamo solo perché sono casse musicali sostenibili e questo è lo spazio di NOW, la nostra rubrica dedicata all'innovazione e alla tecnologia. Parliamo di VAIA perché dietro quelle casse c'è una bella storia, tutta italiana: il legno con cui vengono realizzate a mano da artigiani delle Dolomiti è quello degli alberi abbattuti oltre due anni fa dalla omonima tempesta. Un disastro forestale che ha abbattuto 40 milioni di alberi. Ed è lì che una squadra di giovani italiani ha avuto l’idea per utilizzare e non sprecare quella materia prima: da abeti e larici sono nati semplici cubi che, grazie a un incavo intagliato all’interno, diffondono i suoni dello smartphone.

Una filiera tutta sostenibile

Alla base della produzione artigianale c'è una filiera tutta locale. Inoltre ad ogni cassa venduta corrispondente un nuovo albero che VAIA pianta nei boschi: "Ad oggi abbiamo ripiantato 4mila alberi e stiamo programmando le piantumazioni in Friuli, Veneto, Trentino, Lombardia. Raggiungeranno entro il 2022 ben 25mila nuovi alberi sulle Dolomiti", ci ha raccontato Federico Stefani, CEO e co-fondatore di Vaia insieme a Paolo Milan e Giuseppe Addamo. Una storia di resilienza, creatività e tecnologia.

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