Privacy, Eurobarometro: in Italia poca consapevolezza sul Gdpr

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cybercrime (Getty Images)

A un anno dall’entrata in vigore del nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati, solo il 49% degli italiani è a conoscenza dell’esistenza della normativa, peggio solo la Francia (44%) 

Il Gdpr, il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati, è entrato in vigore ormai già da un anno, ma in Italia in pochi sanno cos’è. Il nostro paese, insieme a Belgio e Francia, è infatti tra gli stati dell’Unione europea dove si registra la minor consapevolezza sull’esistenza della normativa. Lo riferisce l’Eurobarometro voluto dalla Commissione europea in occasione del primo anniversario dell’entrata in vigore del regolamento.

Svezia in testa, ultima la Francia

Stando ai dati riportati nel rilevamento, in testa alla graduatoria dei paesi i cui cittadini sono più informati in materia ci sono Svezia (90%), Olanda (87%), Polonia (86%), Repubblica Ceca (85%) e Slovacchia (83%). Nella parte finale della classifica si trovano, invece, Grecia e Cipro (58%), Belgio (53%), Italia (49%) e Francia (44%). Il sondaggio mostra però che il 57% degli europei è a conoscenza del fatto che nel proprio Stato esiste un'Autorità responsabile per la protezione dei loro diritti sui dati personali, una percentuale aumentata del 20% rispetto alla rilevazione di febbraio 2015. Questo dato "è un segnale molto incoraggiante”, hanno commentato tramite un comunicato congiunto il vicepresidente della Commissione europea al Mercato unico digitale Andrus Ansip e la responsabile della Giustizia Vera Jourová.

Gdpr modello per leggi privacy in tutto il mondo

Ansip e Jourová sottolineano come la nuova normativa venga in aiuto per combattere le violazioni, sviluppando politiche basate sulla fiducia delle persone in diversi settori della tecnologia, dall’intelligenza artificiale, allo sviluppo delle reti 5G, all'integrità delle elezioni. “ In un anno - hanno aggiunto -, il neo-costituito comitato europeo per la protezione dei dati ha registrato oltre 400 casi transfrontalieri in Europa. E questo conferma il vantaggio supplementare offerto dal regolamento, poiché la protezione dei dati non si ferma ai confini nazionali”. Come si legge nel comunicato, i principi del Gdpr si stanno irradiando anche al di fuori dell’Unione Europa, fungendo da modello per nuove leggi sulla privacy in diversi paesi del mondo, dal Cile al Giappone, dal Brasile alla Corea del Sud, dall'Argentina al Kenya.

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