Certificazione digitale, nasce il primo polo europeo

Tecnologia
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L’accordo si propone di garantire la sicurezza delle transazioni commerciali che avvengono su internet e la certezza delle identità sul web 

È nato il primo polo europeo per la certificazione digitale. L’intesa, nata dalla collaborazione tra l’italiana InfoCert e la spagnola Camerfirma, si propone di garantire la sicurezza delle transazioni commerciali che avvengono su internet. Si è discusso dell’accordo a Madrid in occasione del convegno 'Costruendo il futuro digitale'.

Che cos’è un certificato digitale?

Un certificato digitale è un documento elettronico che testimonia l'associazione univoca tra una chiave pubblica e l'identità di un soggetto, il quale può essere una persona fisica oppure un’azienda. Quest’ultimo firmando il certificato accetta di muoversi nell'ambito delle procedure di cifratura asimmetrica. Il documento digitale contiene i dati sulla chiave, sull'identità del proprietario, oltre alla firma digitale di un'entità che ha verificato i contenuti del certificato. Se il software che esamina il documento ritiene valida la firma, la chiave può essere utilizzata da soggetti privati o istituzioni per comunicare in maniera sicura. Il certificato digitale, ideato per evitare truffe o falsificazioni, può essere facilmente verificato online dall’acquirente.

Obiettivo garantire certezza delle identità

L’obiettivo del nuovo polo è certificare 'chi è chi' anche online, riuscendo a conciliare la sicurezza e l’aderenza alle normative con l'immediatezza e la praticità del mondo digitale. È necessario, secondo gli esperti ,garantire la certezza delle identità delle parti quando si interagisce online stipulando accordi, contratti e transazioni. È opportuno verificare il valore legale dei documenti sottoscritti. “Questo evento consente a Camerfirma e InfoCert di proporsi a una platea autorevole con il comune ruolo di fornitore di servizi fiduciari, ma con solide radici istituzionali nel mercato nazionale spagnolo”, spiega Danilo Cattaneo, amministratore delegato di InfoCert Gruppo Tecnoinvestimenti. “L'integrazione delle rispettive offerte permette servizi più ricchi e capaci di aiutare concretamente le organizzazioni pubbliche e private a rispondere al meglio alle sfide che le attendono”.

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