Intelligenza artificiale, Bosch: Germania pronta a introdurre i robot

Tecnologia
Immagine di archivio (Getty Images)

Secondo un’indagine dell’azienda i tedeschi ritengono che le macchine apporteranno più vantaggi. Per Micheal Bolle bisogna istruire le persone, "che avranno il controllo dell'Ia" 

L’Intelligenza artificiale è un settore in forte espansione, con applicazioni che si prestano a svariati ambiti. Pur essendo una materia estremamente trasversale, tuttavia, molte persone faticano a comprenderne appieno il significato, ma si dicono aperte ad accogliere i vantaggi che l’Ia porterà. È questo il quadro dipinto da Bosch, che in occasione di AI CON, una conferenza sull’Intelligenza artificiale, ha presentato un’indagine che è stata condotta da Innofact nell’ottobre del 2018 e ha riguardato oltre 1000 persone che abitano in Germania. I risultati evidenziano una difficoltà di fondo nel capire cosa si intenda con il termine ‘Intelligenza artificiale’, e gli esperti ritengono che sia fondamentale far comprendere al pubblico l’importanza di questa tecnologia.

Bosch e l’Intelligenza artificiale

A partire dall’inizio del 2017, con la nascita del Bosch Center for Artificial Intelligence, l’azienda tedesca ha dimostrato di guardare con attenzione al campo dell’Ia. L’obiettivo del nuovo centro è capire meglio come le macchine siano in grado di apprendere per poi sviluppare una tecnologia che sia “sicura, affidabile e di facile comprensione” e accresca le capacità dell’uomo, come spiegato da Thomas Kropf di Bosch. La compagnia, inoltre, ha voluto sondare l’opinione pubblica per constatare quanto i tedeschi siano pronti ad accogliere le nuove sfide introdotte dall’Intelligenza artificiale. In un’indagine che ha coinvolto 1022 soggetti tra i 18 e 69 anni, il 53% di chi conosce il termine ha ammesso di sapere soltanto in modo vago cosa significhi. Tuttavia, il 67% dei partecipanti è pronto a collaborare con i robot, convinto dai vantaggi che l’Ia potrebbe portare in settori quali la mobilità o quello manifatturiero.

L’Ia sarà controllata dall’uomo

Ma quali sono questi vantaggi? Molti intervistati guardano all’Intelligenza artificiale come un modo per affidare alle macchine lavori ripetitivi, che creerebbero più tempo libero per le persone. La fascia di età più giovane, compresa tra 18 e 29 anni, ritiene l’Ia particolarmente utile per le tecnologie da integrare nella smart home e negli smartphone. Secondo Michael Bolle, direttore Digital & Technology di Bosch, è importante che le persone comprendano i benefici legati all’Intelligenza artificiale, ma soprattutto “dobbiamo trasmettere il messaggio che saranno le persone ad avere il controllo dell'Intelligenza artificiale”. Proprio il tema dell’impatto delle macchine intelligenti sulla vita dell’uomo sarà al centro dell’evento ‘Angeli e demoni dell’intelligenza artificiale’, previsto il 21 novembre a Trento in occasione della conferenza annuale sull’Ia dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza artificiale.

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