Rapporto Censis-Auditel: l'87,2% delle famiglie italiane sono "connesse"

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Questo uno dei dati inseriti nel quinto rapporto Auditel - Censis, denominato “La transizione digitale degli italiani - Dal boom degli schermi connessi alla banda larga, il Paese, grazie alla televisione, corre verso la modernità”

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La gran parte delle famiglie italiane, ovvero l'87,2% del totale, ha in casa almeno un device connesso al web oltre alla televisione, tradizionale o smart. E quasi 5 milioni di famiglie hanno abbracciato il digitale e dispongono di un kit completo composto da smart Tv, smartphone, computer e tablet.  Sono alcuni dei dati inseriti nel quinto rapporto Auditel - Censis, denominato “La transizione digitale degli italiani - Dal boom degli schermi connessi alla banda larga, il Paese, grazie alla televisione, corre verso la modernità”.

Le famiglie non connesse

Tra le specifiche emerse, quella secondo cui rimangono 2 milioni e 300.000 nuclei famigliari, circa 3 milioni di individui, per la quasi totalità over 65, che invece non sono “in rete”. Escluse dalla modernità anche 2 milioni di famiglie che possiedono solo la tv, ma non lo smartphone.

Le voci di spesa che crescono

Stando al rapporto computer, smart Tv (Sky Glass, molto più di una tv), smartphone e accessori rappresentano le sole voci di spesa che crescono dal 2008 ad oggi, con un incremento anche durante e dopo la pandemia. Considerando, infatti, pari a 100 le spese complessive e quelle in comunicazione sostenute dalle famiglie italiane nel 2008, nel 2021 quelle totali sono scese a 93,2, mentre quelle per attrezzature audiovisive, fotografiche e di elaborazione delle informazioni sono salite a 230,7. E quelle per telefoni e apparecchiature telefoniche sono pari a 598,8.

In 5 anni in aumento i device

Secondo gli esperti, dunque, più soldi spesi in attrezzature di telefonia e per la comunicazione corrispondono anche a più schermi nelle case degli italiani: erano 111 milioni nel 2017, oggi risultano quasi 120 milioni, con una media di 5 device per ogni famiglia. In questo lasso temporale è anche cambiata la tipologia degli schermi scelti. Sono di più i device connessi (93 milioni e 200 mila, nel 2017 erano meno di 74 milioni), in aumento di quasi 20 milioni. In testa ci sono i 48 milioni di smartphone, in aumento di oltre 6 milioni in 5 anni. Ecco, poi, le televisioni: circa 43 milioni, un numero che resta stabile, con il digitale sempre più in crescita. Nel 2022, 16 milioni e 700 mila apparecchi sono smart Tv o dispositivi esterni connessi, in crescita del 210,9% rispetto al 2017. In valore assoluto si tratta di oltre 11 milioni di apparecchi connessi in più nell’ultimo quinquennio.  In aumento anche i pc collegati, fissi o, in particolar modo, portatili. Sono 20 milioni e 700 mila, con un + 7,6% rispetto al 2017, e i tablet, pari a 7 milioni e 700.000, con un + 4,4% dal 2017.

24,5 milioni di italiani guardano programmi su web

Altri dati emersi dal rapporto. Sono 24,5 milioni gli italiani di tutte le età che seguono programmi e contenuti video attraverso piattaforme e siti web. Nel 2017 erano meno di 16 milioni e negli ultimi cinque anni sono aumentati del 54,9%.  Sono, poi, 6 milioni e 600.000 le persone che seguono la programmazione via web anche o solo da device diversi dalla tv connessa. Per gli altri 18 milioni quest’ultima resta l'unico schermo da cui fruire contenuti e programmi video sul web. La quota di italiani che si collega ad internet per seguire programmi e contenuti video raggiunge almeno il 40% per tutte le fasce di età, con oltre il 60% tra i millennials in età compresa tra i 18 e i 34 anni (67,8%) e gli adolescenti della “generazione Z”, tra gli 11 e i 18 anni, che sono il 62,9%. Fanno eccezione gli over 65, tra cui solo il 14,1% segue programmi in streaming.

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