Netflix valuta abbonamento con pubblicità, possibile stop a password condivisa

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Dopo il crollo di abbonati nel primo trimestre 2022 (ne ha persi 200.000) e i miliardi bruciati sui mercati, il colosso della tv in streaming non esclude più l'ipotesi di introdurre una quota mensile a basso prezzo con pubblicità, così da frenare la fuga e tentare di attirare nuovi abbonati. Tra le cause del crollo per l'azienda c'è anche la condivisione delle password

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Netflix apre all'abbonamento a basso prezzo con la pubblicità. Il colosso dello streaming in tv rallenta la sua crescita e dopo il boom da pandemia riorganizza le sue prospettive.

Crollo degli abbonati

Un rallentamento della crescita era atteso, ma nessuno però aveva ipotizzato un calo degli abbonati: nel primo trimestre ne ha persi 200.000 e per quello in corso stima un calo di ben due milioni. E allora ecco l'apertura alla pubblicità, per tentare di frenare la fuga di abbonati e attirarne di nuovi. Per gli analisti si tratta di un azzardo, di un 'tradimento' della promessa originale che rischia di costare caro a Netflix, divenuta già oggetto di una pioggia di downgrade sui timori per le prospettive di lungo termine della società.

 

Perdite a Wall Street

Nella giornata del 20 aprile i titoli di Netflix sono crollati di quasi il 40%, in fumo 58 miliardi di capitalizzazione di mercato. Il tonfo gela anche gli altri big del settore a partire dalla rivale Disney che perde oltre il 5%. Sotto pressione anche Spotify, che arretra del 9%. Il timore diffuso è quello di un cambio delle abitudini dei consumatori. La corsa dell'inflazione, fra il caro-energia e il caro carrello della spesa, morde i portafogli e spinge a tagliare il superfluo. A questo si aggiunge la ritrovata possibilità di riprendere una vita normale dopo i lockdown e, soprattutto, la più ampia scelta di servizi e piattaforme. 

La condivisione delle password

"Coloro che seguono Netflix sanno che sono contro la complessità della pubblicità e a favore della semplicità dell'abbonamento. Ma sono ancora più un fan di una scelta più ampia per i consumatori", ha spiegato il co-amministratore delegato di Netflix, Reed Hastings. Nella lettera agli azionisti Netflix ha attribuito la perdita di abbonati, la prima dal 2011, a quattro fattori fra i quali l'inflazione e la guerra in Ucraina. Il conflitto ha infatti spinto Netflix a sospendere il suo servizio in Russia con la perdita di 700.000 abbonati. La società ha poi menzionato la concorrenza crescente e la condivisione delle password con la quale perde milioni di abbonati e contro la quale intende impegnarsi per trovare una soluzione.

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