Apple investe in Inrupt, la startup di Tim Bernes Lee

Tecnologia
Immagine di archivio (Getty Images)

Oltre all’azienda di Cupertino, anche altri colossi della tecnologia hanno scelto di dare fiducia all’iniziativa del fondatore del World Wide Web, tra cui Google, Facebook, Microsoft e Twitter 

Apple ha deciso di investire in Inrupt, la start up fondata nel 2017 dall’informatico britannico Tim Berners Lee, uno dei “padri” del World Wide Web, che nel corso del 2019 ha raccolto fondi per oltre 10 milioni di dollari da aziende tecnologiche, istituzioni e singoli investitori. L’obiettivo dell’azienda è riprogettare il modo in cui funziona Internet: è per questa ragione che è nata Solid, una piattaforma online, creata dal team di Berners Lee al Massachusetts Institute of Technology (Mit) che consente di decentralizzare la gestione dei dati, dando agli internauti la possibilità di stabilire chi può entrarne in possesso e visionarli.

Il colossi del web che supportano Inrupt

Secondo il sito PatentlyApple, che per primo ha parlato della decisione di Apple di investire nel progetto di Tim Bernes Lee, Inrupt è attualmente alla ricerca di personale per ampliare il proprio team operativo e lanciare un progetto che sviluppi “una piattaforma tecnologica di alta qualità ampiamente scalabile”. Oltre all’azienda di Cupertino, anche altri colossi della tecnologia hanno scelto di investire nell’iniziativa del fondatore del World Wide Web, tra cui Google, Facebook, Microsoft e Twitter. Tutte queste aziende sostengono pubblicamente il Data Transfer Project lanciato nel 2018: una sorta di alleanza tra i giganti della tecnologia per promuovere la portabilità dei dati degli utenti (un po’ come avviene per i numeri di telefono).

La piattaforma Solid

“Il web moderno è diventato un motore di iniquità e divisione influenzato da potenti forze che lo usano per i propri obiettivi”, ha spiegato Tim Berners Lee nel post che nel 2018 ha accompagnato il lancio della piattaforma Solid. “Abbiamo raggiunto un punto critico, ma un cambiamento è ancora possibile”, ha aggiunto il “padre” del World Wide Web. La piattaforma Solid è open source ed è stata progettata per offrire agli utenti un controllo totale sui propri dati personali e sulla loro destinazione. Un risultato che però può essere raggiunto solamente utilizzando Solid POD, un sito privato in cui è possibile inserire tutte le informazioni sensibili, gestire il loro utilizzo e condividerle con chi si vuole tramite un link.

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